Il personaggio più leggendario resta invece la Regina Teoperga (o Taiperga), per un certo periodo identificata in Teutberga di Lotaringia, moglie ripudiata del re franco Lotario II. Fattasi monaca si trasferì con la sua corte in terra bergamasca dove nel 1080 Alberto da Prezzate donò ai Monaci di Cluny che scortavano la Regina, le terre del Canto. Nacque così il Priorato di Sant’Egidio e tra il 1080 ed il 1130 fu eretta l’Abbazia omonima, di straordinaria bellezza. Nei primi anni del XII secolo sorsero nella zona altre opere di eguale splendore e stile come il nucleo dell’Abbazia di Pontida, la Rotonda di San Tomè all’Agro del Lemine, Santa Giulia a Bonate Sotto. Mi piace credere che tante opere che ancor oggi ammiriamo siano frutto dell’ispirazione di quella antica comunità di uomini guidati dal culto della Regina a cui ho voluto offrire il mio piccolo tributo . . . ciclistico.
Partenza da Stezzano alle 08.00 in punto, puntata a San Tomè e via veloce verso Pontida per sperimentare la salita dal lato nord del Canto. Avevo già fatto la salita dal lato sud, da Sotto il Monte, ad inizio dicembre: una cosa terrificante, da svenire per la durezza della salita. Per mia fortuna la mulattiera del lato nord che parte a fianco del Cimitero di Pontida mi ha portato in vetta al borgo disabitato di Canto senza particolari problemi lasciandomi sufficienti energie per completare il percorso che mi ero prefissato. Arrivato in quota ho dovuto purtroppo fare i conti con un handicapp che ha condizionato tutta la giornata: il fango, la mota, il pantano. Una roba da matti! Mi sembrava di essere Napoleone a Waterloo.
Tuttavia, mai scoraggiarsi. Direzione Ovest, verso Villa d’Adda e in cresta mi sono diretto verso la mia meta, la chiesetta di Tassodine. Sentiero molto tecnico, a tratti impervio, sempre con il GPS attaccato perche è molto facile sbagliare percorso tra quei boschi così fitti. Talvolta è stato necessario percorrere brevi tratti a piedi, calandosi con la MTB tra pesanti massi e piante sradicate. Del resto è questo il bello di un biker da montagna, no?
Il premio finale è una bella chiesetta ben ristrutturata da generosi volontari di Villa d’Adda e Carvico. La chiesetta è dedicata alla Beata Vergine Maria e fu eretta nella configurazione attuale nel 1750. La leggenda vuole tuttavia che il primo nucleo sia stato eretto dalla Regina Teoperga nel luogo dove si fosse spenta una fiaccola accesa a Fontanella. Presso la chiesa vi è una pietra tombale riportante i fregi della Regina.
Dopo una breve è pausa, di nuovo in sella in direzione Est salendo fino alla Croce del Monte Canto, il punto più alto (675 mt) seguendo il sentiero sky running. L’ultimo tratto è stato necessario percorrerlo con la MTB in spalla facendo una fatica terribile anche a piedi per la scivolosità del terreno. Una foto ricordo alla bella croce in ferro e via a correre lungo il crinale con la bici che andava da tutte le parti per l’assenza di grip a causa del fango causando almeno due cadute, fortunatamente senza conseguenze. Ho raggiunto nuovamente l’abitato di Canto, la chiesetta di Santa Barbara, l’Abbazia di San Egidio fino alla parrocchiale di San Michele a Mapello.
Da li rientro a Stezzano sulla viabilità ordinaria con tappa all’Elefantino di Colognola (car wash) per pulire la MTB ed anche il suo biker (non so chi dei due era più infangato).
Grazie Teoperga. E’ sempre un piacere farti visita. Alla prossima.
Mario.
Dati del tour:
Distanza percorsa: 59,8 Km
Salite complessive: 1.114 mt
Durata: 5.50’




