biker disperso....

[ziobike]

Brutta notizia sperando in un lieto fine:

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cron ... ca_25enne/

[gigi.ultra]

speriamo davvero in un lieto fine

[Salukkio]

Cazz!
Speriamo la cosa si risolva.

[ronzino]

speriamo poveretto al più presto

[SERPER]

Tra l'altro è anche giovanissimo......

[morsi]

Purtroppo ancora nessuna notizia del biker disperso.

[TARTA]

[Salukkio]

Purtroppo ancora nessuna notizia del biker disperso.

Già; credo che con questo freddo ci siano ben poche speranze di trovarlo vivo ma spero di sbagliarmi.

[Michele Zampieri]

Purtroppo basta uno scivolone nel posto sbagliato dove magari nessuno ti vede e una caduta da poco.......
questo deve farci ricordare quanto è imposrtante non uscire mai da soli, o almeno dire esattamente a qualcuno dove si va. Ma in compagnia è sicuramente meglio.

speriamo bene.

[TARTA]

http://mtbstezzanoteam.mondoforum.com/v ... =19&t=2655

[Fabry77]

poxxx miseria sentito ieri al tg!!! Speriamo bene...

[TARTA]

La telecamera ha catturato l'ultima traccia di Giulio

Le riprese di una casa privata mostrano il giovane sui pedali mentre svolta all'altezza di una santella
Finora passati al setaccio invano circa mille ettari

Scomparso nel nulla. L'ultima traccia di Giulio Amighetti – ed è purtroppo l'unica novità di ieri – è l'immagine di lui che sfreccia, in sella alla Specialized bianca, catturata da una telecamera a Ceratello, la frazione più alta di Costa Volpino oltre Branico, Qualino e Flaccanico. Si vede Giulio che pedala salendo. Qualche metro più avanti la strada si divide e al bivio c'è una santella. A sinistra si punta in direzione del Monte di Lovere e poi Bossico, a destra si va in quota verso la località Ai Ciar. Giulio sceglie questa direzione che, come l'altra, diventa poco più avanti un sentiero che poi si ramifica in una fitta rete di percorsi nei boschi, ideali per chi va in mountain bike. O per chi, come Giulio, pratica anche il downhill. Su e giù per salite impervie e ardite discese («le sue preferite», dicono gli amici).
I palloncini per Evelyn
Le tracce finiscono qui, nel frame della telecamera alle 17,18 di venerdì, una decina di minuti dopo aver salutato mamma Teresa, papà Lino, le due sorelle Anna e Serena. E, soprattutto, l'ultima arrivata. Venerdì mattina, prima di andare al lavoro Giulio, diventato zio da tre giorni, aveva appeso una decina di palloncini rosa attaccati a un filo che passa sopra la stradina tra la sua casa e quella di fronte nell'antico abitato di Qualino, 200 anime. Tutte, in qualche modo, lo stanno cercando. «In un borgo piccolo come il nostro, un figlio è figlio di tutti», dicono le volontarie che da sabato si danno il cambio al bar dell'oratorio, trasformato nel quartier generale delle ricerche in cui è impegnato un dispiegamento di uomini che Renato Ronzoni, coordinatore delle operazioni di ricerca per il Soccorso alpino, ieri ha definito, in proporzione ai giorni di ricerca e all'estensione del territorio da passare al setaccio, secondo solo a quello messo in campo per Yara Gambirasio.
Giulio, 25 anni, fisico da far paura, figlio allegro e senza fantasmi di una famiglia stimatissima, venerdì era strafelice per l'arrivo di Evelyn, la prima nipotina, figlia della sorella Anna e del marito Quinito, di origini spagnole. Per questo, tornato a casa dal lavoro nel pomeriggio, fa in tempo a far festa alla nuova arrivata. Poi, come fa spessissimo, indossa la tenuta da biker e saluta. «Ci vediamo tra massimo due ore», e via con la Specialized bianca su per le salite di Ceratello. Da lì, dipende da dove lo porta il vento e una bella giornata di sole. Si organizza per un giro di due ore. Non ci deve pensar su un granché, quelle zone le conosce passo a passo. Verso le 19, 19.30 ha appuntamento con la sua ragazza. C'è tempo per una bella pedalata andata e ritorno. Giulio parte. Qualche minuto e qualche curva dopo saluta uno zio che scende da Ceratello con il trattore. Fino al primo pomeriggio di ieri, è quel saluto l'ultima traccia del giovane, e si parte da lì sabato e domenica per pianificare le ricerche. Ieri spunta la sua immagine nelle registrazioni della telecamera della villa di Matteo Contessi e della sua famiglia. Si vede Giulio che gira a destra al bivio della santella.
In campo in centinaia
La direzione delle battute, dopo che i Contessi hanno messo a disposizione i filmati, non cambia però un granché, perché nei due giorni precedenti i circa 300 uomini di Soccorso alpino, vigili del fuoco, forestale e Protezione civile, insieme ad almeno altri 200 volontari non coordinati – amici, parenti e conoscenti di Giulio – hanno già passato al setaccio un'area di circa mille ettari tra Costa Volpino, Bossico, Solto Collina e Lovere, compresa quella del canyon della Valle Supine che porta Ai Ciar.
Un migliaio di ettari percorsi più e più volte da centinaia di uomini, ma di Giulio non c'è traccia. Un ragazzo senza problemi, famiglia in festa per Evelyn seppur con la preoccupazione per i problemi di salute di papà Lino. La fidanzata. Un sacco di amici. Un ragazzo d'oro. Ha il lavoro ed è già qualcosa di questi tempi. Allora, cos'è successo? Fino a ieri nessuno sapeva spiegarselo. E se fosse stato un malore? E se fosse caduto procurandosi un trauma cranico che gli ha fatto perdere la memoria? E se fosse stato investito da un'auto che non si è fermata, finendo in un canalone? E se fosse qualcosa legato al suo lavoro nella gestione di slot machine e videopoker tra Alto Sebino e Val Camonica, anche se non aveva mai avuto alcun problema? Fino a ieri alle 16,30, quando s'è archiviata anche la terza, faticosissima giornata di ricerche infruttuose, nessuno aveva una risposta. C'è una sola ipotesi su cui c'è unanimità: Giulio non se ne sarebbe mai andato di propria volontà. E tutti sperano ancora di ritrovarlo.

[TARTA]

Le piste battute Dalle cascine al maxi allenamento

Oggi riprenderanno le ricerche

Ciar, Cervera, Camorelli, Fontana Fredda, Forcellino, Stramazzano. Sopra Costa Volpino ogni gruppo di cascine, ogni radura, ogni bosco ha il suo nome. Ma da tre giorni questi sono i nomi che risuonano anche nelle radio trasmittenti del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco impegnati nella ricerca di Giulio Amighetti. Anche ieri ottanta ricercatori, più gli amici e i conoscenti del biker di Qualino, hanno ripercorso fino allo sfinimento i sentieri che da tre giorni vengono continuamente battuti, ma con un ostacolo in più: i quasi sessanta centimetri di neve caduti nelle ultime 48 ore.
Ieri, però, le ricerche sono state ri-orientate grazie ai fotogrammi, in mano ai carabinieri di Costa Volpino, che indicano con chiarezza la strada presa dal venticinquenne di Qualino: dopo aver superato la piazza di Ceratello, non è andato verso Bossico ma si è diretto verso la località ai Ciar. Informazione utile, non decisiva, perché poi ai Ciar Amighetti ha potuto scegliere tra tante strade diverse. Una che torna indietro, verso il Monte di Lovere e poi Bossico; una che sale verso Fontana Fredda (e poi prosegue al rifugio Magnolini); una che va in Cervera; una che sale in Arcifusso; e poi chissà, perché da ognuna di queste località se ne possono raggiungere altre ancora.
Per questo ieri i vigili del fuoco di Lovere si sono spinti fino al lago Moro, che si incunea fra Monti di Rogno, Angolo Terme e Darfo; per questo la sorella Serena, la fidanzata Elena Bertoni e gli amici più cari hanno camminato su e giù nella zona dei Ciar; per questo i sommozzatori dei vigili del fuoco di Como e della Protezione civile di Treviglio sono stati allertati e hanno effettuato un sopralluogo lungo le sponde dell'alto Sebino ma non si sono dovuti immergere in acqua, perché, dalla traccia della telecamera, appare sempre più probabile che Giulio debba essere cercato ancora sopra Ceratello. Ma c'è un'altra teoria che circola nel campo base allestito in oratorio a Qualino: forse Giulio venerdì sera voleva allenarsi bene per la gara in programma domenica e voleva fare un giro più lungo del solito; forse allora bisognerebbe andare a cercarlo verso Camorelli e San Vigilio di Rogno, dove il sentiero però è affiancato da uno strapiombo di oltre cento metri.
Intanto alle 16,27 di ieri il Soccorso alpino ha interrotto le operazioni; oggi resteranno operativi i vigili del fuoco, il Corpo forestale dello Stato, il sindaco Mauro Bonomelli e le decine di volontari del paese. Se nei prossimi giorni non ci saranno novità, per sabato tutti insieme si stanno mobilitando in vista di una maxi battuta con la speranza che la neve si sciolga il prima possibile.

[Juli]

Pessima notizia , l'hanno ritrovato in fondo ad un dirupo


http://www.bergamonews.it/cronaca/costa ... upo-172335

[ziobike]

R.I.P.

Che strazio perdere un figlio, eppoi così giovane...

[TARTA]

Che c'e da aggiungere...

[gigi.ultra]

è veramente una tragedia, condoglianze alla famiglia

[SERPER]

Gigi... io direi .....condoglianze a tutti noi abbiamo perso un "amico" ............................................................

[Salukkio]

[bg1979]

nulla da aggiungere.
25 anni....

[cinna]

Povero ragazzo.
RIP

Un preghiera x lui e per i suoi familiari.

[Ramos]

Una preghiera per lui, riposi in pace.

Però fa riflettere.. me per primo che molte volte giro da solo..

[morsi]

Che questa tragedia sia da monito per tutti noi.

RIP e buone pedalate in mezzo alle nuvole.

[TARTA]

Giulio, trovato il corpo senza vita
Era in un dirupo sotto Camorelli

Il corpo senza vita di Giulio Amighetti è stato trovato nella zona che gli anziani di Qualino, frazione di Costa Volpino, avevano indicato, fin dall'inizio, tra le più probabili: negli strapiombi della Val Gola, sotto la località Camorelli.
A individuarlo verso le 17,30 di martedì 19 marzo quando ormai i volontari della Protezione civile e i vigili del fuoco avevano già fatto ritorno alla base operativa, allestita nell'ex oratorio di Qualino, è stato Luca Delvecchio, 40 anni di Castelfranco di Rogno che, da solo, aveva deciso di fare un ultimo giro per vedere se riusciva a trovare il biker scomparso. E l'ha trovato, purtroppo senza vita.
A quel punto, Delvecchio ha dato l'allarme chiamando il 112 dei carabinieri, che dalla caserma di Costa Volpino sono arrivati con la terribile notizia dai familiari di Giulio, anche loro riuniti nell'ex oratorio.
Verso le 19,40 è scattata l'operazione di recupero del corpo del 25enne, quando gli uomini del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco sono partiti dalla base di Qualino e scesi alla località Fermata Castello, al confine tra Costa Volpino e Rogno. Da lì sono poi partiti per risalire, con meno difficoltà e con la necessaria attrezzatura, l'impervia Val Gola. Solo a notte ormai inoltrata, le operazioni di recupero della salma sono state completate.
Grande il dolore di tutta Costa Volpino, che si stringe intorno alla famiglia, alla mamma Teresa, il papà Lino, le due sorelle Anna e Serena. Giulio, 25 anni, venerdì era uscito sulla sua Specialized bianca per un giro su per le salite di Ceratello. Ma da quell'allenamento non è più tornato.
Le ricerche sono subito state avviate e sono continuate fino a martedì, nonostante la neve delle scorse ore. Imponenti le ricerche, moltissimi gli operatori coinvolti. Nella serata di martedì la terribile notizia che addolora tutta la comunità di Costa Volpino, che in questi giorni ha sperato e pregato per Giulio.
Giulio viveva con la famiglia a Qualino di Costa Volpino, dove era stimato e benvoluto da tutti. «Un ragazzo così, ce ne sono pochi in giro» raccontano i residenti della frazione. Super appassionato di sport e di motori, ha praticato l'enduro, poi per qualche anno il rugby, e adesso si stava lanciando sulla mountain bike dopo aver provato la bici da strada. Altra passione di Giulio il modellismo e spesso andava a Ghisalba dove c'è un circuito apposta per le auto telecomandate.
Anche i colleghi di lavoro lo stimavano: alla Tokens, azienda leader a livello regionale nella gestione di apparecchi di intrattenimento elettronici (slot machines, videopoker e simili), Giulio Amighetti era arrivato un paio di anni fa. Era il tecnico che si occupa della manutenzione e della gestione degli impianti di tutta la valle Camonica. Serio e un gran lavoratore, sempre gentile e appassionato in ciò che faceva.

[Carmelo]

Tragedia, brutta storia... non aggiungo nulla se non un pensiero a Lui e ai suoi cari.