Premetto che non ero mai salito ai 3 faggi passando da Gerosa
Il giro proposto è quello del sito mtb in valle brembana di Gianpietro Giupponi.
Sicuramente Gianpietro è parecchio che non pedala questo percorso, i bolli arancioni lungo tutto il tratto sono spariti o ne rimane solo una leggera traccia.
La salita su asfalto sino a Gerosa è stata una paseggiata ed una chiaccherata fra tutti i 9 componenti della pedalata.
Da Gerosa, la deviazione in Via Santa Maria, ha iniziato ad animare gli umori del gruppo.
Il tratto si è presentato subito all'altezza di una tipica salita sulle Prealpi Orobiche, con il 20% di pendenza dichiarato dal cartello, e questa pendenza ci ha accompagnato alternando tratti meno ripidi a tratti forse anche superiori al 20%, cementati e sterrati, e nell'ultima parte l'attraversamento del bosco in accompagno (ho scritto accompagno, non bike a spalla).
Alla fine del tratto nel bosco, giunti in prossimità di roccolo in ristrutturazione, con laghetto e croce a ricordo di uno scomparso, si è ripreso lungo una traccia gippabile, a mio parere costruita nell'ultimo anno, fino ad arrivati al bivio con il sentiero CAI 571.
Qui, prima risalita (bike a spinta) per raggiungere i tre faggi.
Visita con scatti fotografici obbligatori, per la particolarità del posto (pubblicherò le foto appena riesco).
Ritorno sulla traccia, ripercorrendo il 571 in discesa a ritroso, per alcuni in sella per altri a piedi.
Tornati sulla gippabile, proseguimento per il 571 in costa in direzione Roccolo Piazzacava.
Qua per molti il superamento delle rocce con passaggio di bike da mano a mano, forse è risultato estremo.
In effetti ammetto che non me lo sarei aspettato da un percorso del Giupponi.
Però tutto sommato il passaggio, non è stato così disperato, tutti i biker presenti, hanno contribuito a superare "l'ostacolo".
Passati i fatidici 400 metri, il sentiero è tornato quello che spesso incontriamo lungo i percorsi che andiamo a pedalare, fatto di rocce, saltoni e piccoli salti, radici e quant'altro ci si può aspettare.
Dal Roccolo Piazzacava, fino a Blello, il tracciato ha alternato sentiero e gippabile, forse più gippabile che sentiero.
Da Blello, c'è poco da aggiungere, la mulattiera che scende a Brembilla, la gran parte dei biker che seguono questo forum la conoscono e quindi non saprei cosa aggiungere.
E per finire:
Le lamentele lungo il tratto a spinta in salita, si sono pacate all'arrivo ai tre faggi, dove mi sono sentito dire: "questo è un posto magico".
Mentre all'arrivo a Brembilla: "Ho le gambe rotte, ma che bella discesa che abbiamo fatto".
IN POCHE PAROLE
Seguono foto e filmati