Report from Jack Bisi camp trail
Bene eccoci qui davanti alla tastiera nel tentativo sicuramente arduo di riassumere queste giornate di corso, sabato e domenica per i corsisti ma in realtà 4 per gli organizzatori.
Una full immersion che ha visto protagonisti indiscussi la Val Brembana e i suoi trail.
Un ringraziamento a tutti gli attori di questo corso da Jack Bisi inarrivabile a capace affabulatore, a Yari Ghidone gran manico con 20 chili di Nikon sulle spalle, ai corsisiti che più variegati per età e per tecnica non poteva essere e qui va il merito a Jack di aver saputo trasformare questo aspetto in una risorsa. Un plauso enorme a GuideMTB-ValBrembana che con enorme sforzo ha fortemente voluto portare questo corso in Val Brembana e adesso che è tempo di bilanci ne esce con un senso di grande soddisfazione.
Una nota di merito anche per Sere e tutto lo staff del rifugio San Marco 2000, a Salvibikestore di Giuliano e Franco Salvi sempre presenti nei momenti che contano e all’amministrazione di Olmo al Brembo per la nostra sede.
A bocce ferme vengono alcune conferme sulla validità di un corso ben fatto, credo che spesso i bikers abbiano la presunzione di non aver nulla da imparare che andare in bike sia un fatto naturale che si impara da bambino e poi si perpetua negli anni.
Nulla di più errato per chi pratica il nostro sport, personaggio veramente strano il biker che riesce a spendere migliaia di euro per la bike più performante che offre il mercato, svenarsi per up grade di cui forse spesso non avrebbe neanche bisogno.
Eppure questo personaggio amante del cartonio e spesso del titanio trova del tutto inutile investire su se stesso senza riuscire a capire che spesso il vero problema sta sopra la bike e non sotto.
Queste quattro righe dovevo a tutti quelli che ci seguono ma più delle parole nei prossimi giorni arriverà una selezione delle oltre 3000 foto in hd che Yari ha lasciato a tutti noi a testimonianza che non sempre siamo nella posizione giusta in sella alla bike.
Di Jack risuoneranno nelle nostre orecchie gli infiniti consigli per tenere la corretta posizione in sella e la mia forte convinzione che percorrere un trail non è semplicemente scendere, anche i sassi scendono a valle.
Un grazie a Stefano, Simone e Ivo.
Claudio
