In entrambe le occasioni ho puntato la maresana.
Venerdì avevo 2 ore e mezzo e quindi arrivato alla croce dei morti, giù dai due veloci fino al campo di Ponteranica.
Oggi invece con 3 ore a disposizione mi son permesso di replicare un giro fatto con Alfred, Salukkio e Ivan (mio collega e amico) e la M@rtello's company in dicembre. Prevede una mezza discesa prima di risalire e poi scendere in zona S. Colombano.
Cosa c'è di strano da raccontare?
Innanzi tutto il fatto che io da molto tempo non facevo uscite in solitudine.
La possibilità di poter apprezzare in questa condizione la bellezza dei posti e di queste particolari giornate e la perfezione dei sentieri mi ha esaltato.
Ne ho anche approfittato per approfondire una pratica che ammiro molto quando presentata da altri biker solitari: l'autoscatto
Non è cosa facile agli inizi ma in breve ho imparato e seguire i consigli trovati su mtb-forum da parte dell'espertissimo Nonnocarb.
Però mi si è anche palesato un limite della mia compatta economica e cioè che l'autoscatto ha una durata preimpostata di 10 secondi e non è modificabile.
Questo è un problema per potersi fotografare in certi passaggini in discesa.
Infatti ho fatto parecchi scatti a vuoto nel tentativo di fotografarmi mentre scendevo dallo scivolo (pezzo corto ma dalla notevole pendenza) che si trova nella prima parte di sentiero che scende dalla croce dei morti.
(1)Far partire la macchinetta e contando i secondi risalire lo scivolo 9,8,7,6.
(2)Pigliare la bici e inforcarla 5,4.
(3)Mettere i piedi sui pedali e partire 3,2.
(4)Fare quei 10m per recuperare al volo la concentrazione e un minimo di velocità per affrontare il passaggio 1,0 click.
(5)Passare davanti all'obbiettivo in ritardo.
Ogni volta ho fatto qualche modifica per recuperare tempo ma quando ho rischiato il ribaltone per la foga ho rinunciato.
Comunque qualcosa di buono è uscito










