Mù7 ha scritto:Ultimamente mi fate sentire cattivo.
A me a sentire parlare di certi sentierini si illuminano i neuroled

e poi invece ho paura di essere scambiato per un invasato

. Stasera per esempio ho visto Guera (quando parteciperà alla sua prima uscita con noi indosserà il giubbino del gruppo) e mi dice che il suo amico Stefano74 gli ha detto di valutare bene i percorsi che proponiamo perché scendiamo a tuono con le protezioni.
Ma noi per indole eper insegnamento del mio Guru Nolimit, ci aspettiamo sempre, sia in salita che in discesa.
Scusate se faccio nome e cognome e cogliete il tono ironico please, ma vi garantisco che non é una malattia contagiosa e che potete tranquillamente associarvi al gruppo senza paura.
Tanto in pensione come i vostri genitori non ci arriverete,

ma non per colpa della nostra passione.

Se posso, alcuni suggerimenti.
Migliorare tecnica e confidenza con la bici male non fa, ma un po' è necessario osare.
Mettendosi in coda ad un più bravo si vede dove passa, come passa, perché passa, e quindi si copia quel che fa lui. Oltretutto, avere davanti una lepre aiuta tantissimo.
Chiedere consiglio non è reato; chi viene scelto come consigliere di turno si sente sicuramente lusingato e con molta serenità risponde a tutte le domande, magari pavoneggiandosi un po' ma tutto sommato ci sta.
Se vi trovate con una persona che si lamenta perché deve aspettare, non risponde alle domande o altro, ignoratelo... tanto quello dal gruppo viene scaricato in men che non si dica.
Io fino ad ora ho fatto così e continuerò a fare così. Mi è più volte capitato di affrontare passaggi per me ritenuti impossibili e i super-guru si fermavano a piedi a fianco del passaggio per prendermi in caso problemi... il passaggio si è sempre rivelato molto meno ostico del previsto.
Io credo che non essendo professionisti, tutti siamo in grado di fare le stesse cose.... si tratta solo di prenderne atto.