che dire? Inanzi tutto i dati di un giro soft, praticamente una gita della casa di riposo "La Quiete":
5 ore di giro per 4 ore di pedalata (Gli altri, io parecchio a piedi)
54 km
900 m d+
Alle 7.06 al cimitero mi rendo conto che non ho portato la radiolina. Nolimit mi accompagna a prenderla e quando ripassiamo dal cimitero, Smanu é lì un pò preoccupato ad aspettarci. E allora via e mezz'ora dopo siamo a Petosino dove il generoso e solito Aldegà offre il caffé prima di attaccare le danze.
Poi raccomando, a scanso di equivoci, di evitare come il colera via Casnidelli e saliamo invece da via Pasinetti, poi Rosciano, rist. Maresana , ripetitori via offroad, dove ci viene incontro l'inossidabile Elio (grazie alle radioline), cà del lac' e giu a Olera.
Poi un traverso stretto e insidioso (a misura di braccio, a distanza di offesa) fino a prendere la strada che sale a Müt dé Nés e da lì al Canto Basso di nuovo sull'amato offroad.
Arrivo in cima con netto ritardo anche a causa dei crampi.
Il sentiero che scende in Maresana non l'avevo mai fatto e devo dire che merita veramente per le capacità tecniche che devono essere sfoderate in discesa.
Poi é storia di tutti i giorni sui miei sentieri preferiti, il veloce dalla Cross of deads e il lento e trialistico Agostini che il buon Elio mi ha svelato chiamarsi in origine, Filone, o meglio Filù.
E via verso casa che per fortuna da Monterosso é tutta discesa.
Un grazie per la compagnia a Smanu che ho scoperto dopo un'ora essere un mia vecchia conoscenza, a Nolimit, Elio e Albebea che a turno mi son stati di conforto nella sofferenza e al grandissimo Aldegà che mi ha fatto tettare dalla sua sacca quando la mia era irrimedialmente vuota (anche Nolimit a onor del vero).
E le temperature? Faceva mica freddo per essere solo ad APRILEEEEEE
