All' inizio eravamo in 3, Marco (il local), Sal e me



Partiamo come domenica scorsa salendo la strada sterrata a tornanti e ripidoni, scalando il cosiddetto Zoccolo e arrivando in località Salute

Poi su asfaltata all'alpe del vicerè e da qui cambiamo percorso puntando alla baita Patrizi

e via per raggiungere la sella tra bolletto e bollettone, ma giunti all'inizio della ps2 del superenduro che abbiamo percorso in discesa domenica marco guarda l'orologio e dice che deve essere alla macchina per le 11 e quindi ci saluta per spararsi la discesona

Rimasti soli proseguiamo percorrendo al contrario la discesa dell'altra volta e dire che non ce la ricordavamo così in piedi

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Giungiamo alla famosa sella da cui prendiamo il sentiero dei faggi
Arriviamo abbastanza stanchi alla capanna Mara e da qui per fortuna è tutta discesa.
Il primo pezzo è veloce e all'arrivo del pezzo un pò più tecnico ci fermiamo a parlare con un simpatico e strampalato vecchiarello che ci racconta di aver provato la mtb nel '90 come se fosse ieri. Quando riusciamo a mollarlo ci dice: "occhio alle foglie che nascondono le insidie".
Sal parte senza toccarsi in mezzo alle gambe e patatrak.
non fa nemmeno un metro che la scarsa velocità unita alle foglie che nsacondono una radice gli fa intraversare la ruota e.....

alla faccia del vecchiaccio malefico per fortuna ho visto in presa diretta la protezione parargli il ginocchio da una collisione altrimenti nefasta.
Però un paio di contusioni le ha portate a casa

E poi giu e giu e giu senza sosta che siamo in ritardo e quindi niente foto.
Anzi si quando siamo passati sotto a un sasso

Alla fine dopo i miei soliti svarioni su strada sono arrivato a casa per un pelo in ritardo ma tutto ok.
Ottimo sabato mattina in ottima compagnia,

Come al solito solo una scorribanda in compagnia può dirsi degna di esser celebrata.
