IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL CORO

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TARTA
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

cinna ha scritto: Da Codera mi han sempre detto che c'è una parte con i gradoni non fattibile...
nel video che ho pubblicato al min. 8,20
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Salukkio
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da Salukkio »

TARTA ha scritto:
cinna ha scritto: Da Codera mi han sempre detto che c'è una parte con i gradoni non fattibile...
nel video che ho pubblicato al min. 8,20
... e scendono tutti a piedi.... sembra proprio in piedi la discesa!
cllocate
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cllocate »

Visto che il tema delle difficoltà tecniche mi ha sempre appassionato e non certo perchè io sia Hans Rey provo ad entrare anche io nella polemica semi seria sperando di non urtare sensibilità alcuna.

Premesso che negli ultimi giorni ci sono stato due volte sul tracciolino e non sono mai sceso da San Giorgio questo senza che la mia autostima venga intaccata. Sono sceso dalla mulattiera che interseca la strada che sale dalla valle dei Ratti.
Innanzi tutto scusate non si riesce nemmeno a capire bene l'itinerario percorso, salendo dalla valle dei Ratti in salita si spinge meno di 5 minuti dalla fontana degli alpini al tracciolino se poi andando verso Codera si prende il primo bivio verso san Giorgio il portage in salita è praticamente finito.
Vedo che gli itinerari famosi piacciono a tutti probabilmente anche a coloro che non se li possono pemettere generando poi malcontenti e scarso divertimento avendo l'impressione di aver buttato una giornata e mi riferisco ad esperienze personali non a questa discussione.

Premesso che non esite nessun motivo razionale se non quello di poter dire "io l'ho fatto" di scendere direttamente da Codera visto l'oggettiva difficoltà del tracciato, resta anche il fatto che quando solo due persone su venticinque riescono a stare in sella io ho l'impressione che il gruppo sia su un itinerario non adeguato.
20 giorni fa mi sono trovato per caso inserito in un gruppo di 15 biker a Codera che ho dissuaso da scendere da San Giorgio è ho avuto anche vita facile. Quando vedo gente con front o bici da 100-100 in linea di principio penso di essere davanti a persone che hanno poca dimestichezza con l'all mountain. 10 sono scesi con me qualcuno ha subito il fascino di San Giorgio e 7 punti nel mento ma questo potrebbe essere una pura casualità. Forse su certi itinerari sarebbe d'obbligo un casco integrale, la settimana antecedente una ragazza ha lasciato il setto nasale nel tratto che scende e risale a Codera.
Questo per dire che le specializzazioni della mtb vanno comprese e seguite non che chi fa all mountain sia più figo di chi fa xc ma semplicemente se io mi presento con una Enduro a una gara di xc sicuramente faccio ridere più di un biker.

Nella stesura della nostra guida abbiamo messo molta attenzione a dare tutte le informazioni necessarie sulle difficoltà degli itinerari, volendo fare un parallelo con l'alpinismo io ho arrampicato al massimo su 4° grado con passaggi forse di 5° ma non ho mai pensato che il sesto fosse una cagata pazzesca e poi come la metterei oggi che si è arrivati al 9° credo.
Una guida abbraccia facile e difficile, ovviamente il numero dei ripetitori è inversamente proporzionale alla difficoltà degli itinerari.

Questo per dire che esistono itinerari facili e difficili anche in bike ognuno sappia scegliere in base alle proprie capacità senza barare
e sicuramente tornerà a casa integro e soddisfatto senza farsi attirare dalle sirene dei forum e di youtube.

E soprattutto di simil Hans Rey con cui ho avuto la fortuna di pedalare ne esistono parecchi state tranquilli normalmente non amano le tastiere amano San Giorgio ehehheehheh.

:cinxx:
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Mù7
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da Mù7 »

Ottimo intervento. Solo, se mi permetti, io a una gara xc con l'enduro ci sono stato...... però con questa sulle spalle

Immagine :56xx: :56xx: :56xx:
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cllocate »

Mù7 ha scritto:Ottimo intervento. Solo, se mi permetti, io a una gara xc con l'enduro ci sono stato...... però con questa sulle sulle spalle

Immagine :56xx: :56xx: :56xx:
Con quella sulle spalle potevi andare anche con una Demo8 :56xx:

:cinxx:
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da Salukkio »

Cllocate, saggio come sempre
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

cllocate ha scritto:...resta anche il fatto che quando solo due persone su venticinque riescono a stare in sella io ho l'impressione che il gruppo sia su un itinerario non adeguato...
In effetti, ma quel giorno, con una guida local, causa ritardi dovuti a vari problemi meccanici nel gruppo, si è deciso di scendere da Codera, non prima di essere stati avvisati che il tracciato non era dei più facili... e per alcuni tratti si sarebbe dovuto scarpinare...
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da jomark »

SOTTO HO RIPORTATO LA TRACCIA CORRETTA SCARICATA DAL GARMIN

QUalcuno riesce a recuperare un video in rete (magari fatto con una gopro) da qualcuno che l'ha fatto tutto in sella???
Ultima modifica di jomark il 24/10/2012 09:36, modificato 2 volte in totale.
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da gilio »

entro anch'io nella discussione semiseria con una premessa d'obbligo:ognuno fa' quello che piu' gli piace ,ci sono gusti e gusti x fortuna: il tracciolino con la val codera io l'ho scoperta un po' di anni fa',e tutti gli anni me la faccio,quasi sempre da solo, la discesa x s.giorgio l'ho fatta una volta sola,sono sempre tornato da dove son salito e continuero' a fare cosi'.certo che se uno pretende di andare in certi posti senza mai scendere dalla bike, dovrebbe informarsi prima di come e' o non e' il percorso, cosi' lo evita.parecchi anni fa' mio cognato era solito venire con me',facevamo coppia fissa finche' un bel giorno dopo l'ennesima sfacchinata decise che si sarebbe dedicato solo alla alla bici da corsa.... sta' continuando con quella... :ciaxx:
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da alca »

Eccomi, confermo che la traccia che abbiamo fatto è la seconda che ha inserito il Tarta.
Ho aperto quella che ha inserito jomark di MTB-Forum "Tracciolino con discesa da San Giorgio" e confrontata con quella che abbiamo fatto, nn è la stessa la discesa.
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da jomark »

IO sicuramente non mollero' la mtb solo perche' UNA VOLTA ho dovuto scarpinare TANTISSIMO ...
Fa' parte del gioco...
Ecco il link della traccia scaricata dal garmin di ALCA...
E' QUESTA CHE ABBIAMO FATTO!!!
http://connect.garmin.com/activity/2365 ... c-AA.email
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

jomark ha scritto: QUalcuno riesce a recuperare un video in rete (magari fatto con una gopro) da qualcuno che l'ha fatto tutto in sella???
non è propio così difficile.... c'è talmente tanta roba sul tracciolino che riepiremmo il forum di filmati...

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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da jomark »

TARTA ha scritto:
jomark ha scritto: QUalcuno riesce a recuperare un video in rete (magari fatto con una gopro) da qualcuno che l'ha fatto tutto in sella???
non è propio così difficile.... c'è talmente tanta roba sul tracciolino che riepiremmo il forum di filmati...


A L'E' RIAT OL GENIO DE L'INTERNET ( SCHERZO ovviamente !!! ) ...
A parte che a memoria NON mi sembra quella,ma io cerco un video,fatto dal caschetto del biker,di qualcuno che l'abbia fatto TUTTO, DALL'INIZIO ALLA FINE,anche con le pause annesse...
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

pota, ma te ta olet un lungometraggio....
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cinna »

jomark ha scritto: A parte che a memoria NON mi sembra quella,ma io cerco un video,fatto dal caschetto del biker,di qualcuno che l'abbia fatto TUTTO, DALL'INIZIO ALLA FINE,anche con le pause annesse...
Dubito esista un filmato simile.
Sarebbe un filmato da un'ora... dove lo trovi?
Uno che pubblica un simile filmato, ammesso di trovare dove postarlo, minimo viene radiato a vita da tutti i forum dell'ex-regno. :D
Non sto invecchiando... divento Vintage!!

|Tracce|Foto|Video1|Video2|
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da jomark »

TARTA ha scritto:pota, ma te ta olet un lungometraggio....
HAHAHAHA...
Bela chesta!!
No dai,sarebbe interessante vedere un video di,non so,5 minuti,dove si capisce bene la difficolta' della discesa fatta in mtb ( alcuni passaggi sono veramente da brivido )...
A dila tota pero' ole et ol video perche' me ghe crede mia che u' al ga' ria a egni' zo' de le sensa mai metì zo' ol pe!!!
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da Salukkio »

gilio ha scritto:entro anch'io nella discussione semiseria con una premessa d'obbligo:ognuno fa' quello che piu' gli piace ,ci sono gusti e gusti x fortuna: il tracciolino con la val codera io l'ho scoperta un po' di anni fa',e tutti gli anni me la faccio,quasi sempre da solo, la discesa x s.giorgio l'ho fatta una volta sola,sono sempre tornato da dove son salito e continuero' a fare cosi'.certo che se uno pretende di andare in certi posti senza mai scendere dalla bike, dovrebbe informarsi prima di come e' o non e' il percorso, cosi' lo evita.parecchi anni fa' mio cognato era solito venire con me',facevamo coppia fissa finche' un bel giorno dopo l'ennesima sfacchinata decise che si sarebbe dedicato solo alla alla bici da corsa.... sta' continuando con quella... :ciaxx:
Piccolo O.T/Sfogo personale. : e quando specifichi le difficoltà del percorso e la gente si presenta comunque, magari armata di bike front,senza protezioni e con la fissa di scendere con la sella alta xè non vuole portarsi la brugola per smollare il collarino (sai, quello a sgancio rapido pesa troppo!) e dopo 100 mt devi lo devi raccogliere da terra e chiamare l'elisoccorso????
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da alca »

Io sarei curioso di vedere un video dal sesto minuto in poi di quello che ha inserito il Tarta.
Quello che c'è prima vero difficile, e preciso certe discese nn le ho fatte, ma ripeto mi piacerebbe veramente vedere qualcuno che scende nell'ultimo tratto.
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cllocate »

Per rendersi conto delle difficoltà di un tracciato la soggettiva dalle helmet cam è la peggiore oltre che la più barbosa quando la scena passa i sette secondi come insegnano i registi, infatti i filmati migliori del diretur attualmente sono realizzati con la cam su cavalletto. Chiaro che l'impegno per produrre un filmato con questa tecnica cambia e di molto rispetto alle helmet.

Per altro il primo passo per superare un ostacolo è essere certo di possedere la tecnica per superarlo oppure accrescerla sino a raggiungere questo modo di pensare diversamente è meglio lasciarlo perdere. E poi anche Toni Bou non è che vince i mondiali a zero a volte sono gli ostacoli più facili a tradire i campioni eheheeh
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cllocate »

Salukkio ha scritto:
gilio ha scritto:entro anch'io nella discussione semiseria con una premessa d'obbligo:ognuno fa' quello che piu' gli piace ,ci sono gusti e gusti x fortuna: il tracciolino con la val codera io l'ho scoperta un po' di anni fa',e tutti gli anni me la faccio,quasi sempre da solo, la discesa x s.giorgio l'ho fatta una volta sola,sono sempre tornato da dove son salito e continuero' a fare cosi'.certo che se uno pretende di andare in certi posti senza mai scendere dalla bike, dovrebbe informarsi prima di come e' o non e' il percorso, cosi' lo evita.parecchi anni fa' mio cognato era solito venire con me',facevamo coppia fissa finche' un bel giorno dopo l'ennesima sfacchinata decise che si sarebbe dedicato solo alla alla bici da corsa.... sta' continuando con quella... :ciaxx:
Piccolo O.T/Sfogo personale. : e quando specifichi le difficoltà del percorso e la gente si presenta comunque, magari armata di bike front,senza protezioni e con la fissa di scendere con la sella alta xè non vuole portarsi la brugola per smollare il collarino (sai, quello a sgancio rapido pesa troppo!) e dopo 100 mt devi lo devi raccogliere da terra e chiamare l'elisoccorso????
Giusto su questo tema allego questo lungo scambio epistolare


Fra le tantissime mail di complimenti ricevute che ovviamente fanno piacere
ritengo molto interessante questa mail giunta all'Editore e che ci è stata girata di conseguenza.
Resto dell'idea e qui faccio un mea culpa che non si è mai sufficentemnte chiari quando si vuol mettere sull'avviso dei pericoli contenuti negli itnerari descritti non aggiungo altro perchè la risposta concordata e scritta da Mau contiene già tutto.
La lettera è firmata ma non metterò gli estremi perchè questa pubblicazione non è concordata con l'autore.
Buona lettura


La lettera
Il 26/07/11 17.57, xxxx xxxxx ha scritto:
Buongiorno,
mi chiamo xxxxx xxxxx , sono appassionato di mtb, iscritto al xxxxx Mtb Club di xxxxxx (abito vicino a xxxxx), col quale ho fatto innumerevoli gare, prestigio mtb, nonché escursioni he mi hanno dato un'esperienza ormai quindicinale come "biker" fuoristrada. Scrivo con la speranza di essere letto dagli autori della guida in oggetto, e di avere una risposta.Premetto che ho apprezzato molto da subito la guida, ho percorso molti itinerari assieme ai miei compagni che mi leggono in copia (che, soprattutto in discesa, ve lo posso garantire, in mtb non hanno niente da imparare da nessuno) e ho trovato particolarmente utile la traccia gps, che ci ha permesso di evitare di perderci e poter seguire fedelmente gli itinerari proposti.
Una guida fatta molto bene. Complimenti.
Considerandomi abbastanza esperto di mtb, e pertanto conscio dei miei limiti, mi sono spinto a compiere anche i percorsi descritti come impegnativi, notando come il livello di pedabilità fosse tarato su un'abilità di conduzione del mezzo veramente alta, oserei dire troppo alta.
Nonostante ciò, essendo più volte stato al rifugio Calvi e al Longo, e avendo avuto sempre il desiderio di andare ai laghi Gemelli, ho deciso di intraprendere la gita in oggetto, anche se la descrizione di "discesa più impegnativa della zona" mi avesse messo in guardia sulla difficile praticabilità in mtb della prima parte della discesa.
Ho preso lo stesso questa decisione, sia per la bellezza del luogo, sia perché sono disposto a intraprendere uscite cicloalpinistiche, in cui porti la bici in spalla per un tratto, a patto poi di raggiungere dei tratti ciclabili che valgano la pena per bellezza e tecnica, e che sarebbero stati altrimenti irragiungibili.
Una volta trovatomi sul percorso però ho trovato delle sorprese negative. Innanzitutto la discesa dal passo di Mezzena fino alle baite di Mezzena è assolutamente non ciclabile. E nella guida ciò andrebbe opportunamente segnalato, dicendo non che è una delle discese più impegnative per gli amanti del genere, ma che è una discesa estrema che sono dei professionisti del settore potrebbero percorrere in sella. Anche se mi piacerebbe vedere uno degli autori scendere in sella per tutta la discesa: secondo me, ripeto, è infattibile, altrimenti qualsiasi sentiero di "trekking" in montagna avrebbe una pedalabilità in discesa del 100%!!!
Arrivato alle baite di Mezzena poi mi sono detto: "Beh, ora ci si divertirà", e invece mi sono trovato un tratto su asfalto e poi una discesa in sterrato molto infida, in quanto nella prima parte era effettivamente pedalabile e molto divertente, per diventare nella seconda metà veramente impraticabile. Anche qui nessun avviso nella descrizione del percorso, col risultato che, dopo aver sbattuto contro un masso, aver riportato una botta con ematoma che mi ha fatto zoppicare per 3 giorni, sono sceso fino a Fondra ancora una volta a piedi. Questa volta la pedabilità della prima parte mi ha tradito e appena la pendenza ha reso il tratto impedalabile ho cozzato la mia bici contro un masso, stando dolorante per 5 minuti a terra prima di potermi un minimo riprendere.
Alla fine anche i miei compagni di viaggio, che, ripeto, in discesa non hanno niente da imparare da nessuno, si sono ritrovati uno con un dito gonfio della mano (poi diagnosticata una microfrattura con mano steccata per una settimana) e uno con una grossa contusione, sempre in seguito a cadute.
E' pertanto da considerare assolutamente inappropriato proporre simili itinerari, e grave, in quanto si mette a forte repentaglio la salute di quelli che li provano, senza poi che si metta in dovuto risalto la difficoltà del percorso.
Penso che siamo stati molto fortunati, poteva finire molto peggio...
Cordiali saluti,


La Risposta

Ciao xxxxxx e ciao a tutti quelli che leggono per conoscenza.

Prima di tutto volevo dirti che mi dispiace moltissimo del tuo e della seriedi infortuni avuti dai tuoi amici durante il giro dei laghi.
Mi spiace anche perché la guida e le proposte d'itinerari che abbiamo fatto,scaturiscono dal piacere di pedalare/spingere/portare e di fare conoscere labellezza delle nostre montagne a cavallo delle MTB. Quindi la tua e-mailtestimonia che con te ed i tuoi amici , con la proposta di questo itinerario, non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Mi auguro comunqueche abbiate trovato nel nostro lavoro spunti per passare giornate indimenticabili tra le nostre montagne e ci fanno piacere i complimenti per il lavoro che ritieni ben fatto e che hai già più volte utilizzato.
Tornando alla questione e alle critiche sollevate, mi sono, come sempre, confrontato con Marzia, Claudio ed Enrico, gli amici con cui ho condiviso questa avventura e ne sono scaturite alcune considerazioni di ordine
generele e poi specifiche sull'itinerario.
Premetto che come siamo felici di leggere e-mail o post inseriti nei vari forum in cui ci fanno i complimenti, siamo altrettanto attenti alle critiche per verificare se abbiamo fatto errori e se dalla critica possiamo cogliere stimoli per migliorare in futuro il nostro lavoro. Con nostra gioia ad oggi le critiche sono state poche e generalmente legate all'interpretazione della scala delle difficoltà da noi utilizzata. Mi pare che anche nel tuo caso le critiche vertono su questo aspetto.
Nel redigere la guida uno degli scogli da superare è stato quello di inquadrare le difficoltà dell'itinerario in modo tale che il lettore/biker percepisca sin da subito cosa lo aspetta. Abbiamo valutato l'utilizzo di diverse scale di difficoltà utilizzate per la stesura di altre guide sia in Italia che nel resto dell'Europa, ma nessuna ci soddisfaceva ed abbiamo quindi elaborato la distinzione degli itinerari in 4 categorie ed indicando su una scala da 1 a 3 le difficoltà tecniche e quelle atletiche, cercando poi di fornire più dati possibili (sviluppo, dislivello, ciclabilità, tipo di fondo, ...) in modo tale che tutte le informazioni assieme siano in grado di dare un quadro completo. Purtroppo eravamo consci che la soggettività del lettore poteva portatare ad interpretazioni differenti. Lungi comunque da noi la voglia di inserire itinerari decisamente impegnativi solo per il desiderio di essere considerati dei manici. Abbiamo quindi cercato nella parte descrittiva di dare ulteriori informazioni sull'impegno e le difficoltà che si incontrano.
Cerco di farmi capire per analogia. Quando si redige una guida d'arrampicata si fa uso di una scala delle difficoltà riconosciuta e ben codificata, chi la legge può quindi cercarsi l'itinerario che più gli si addice. Se uno arrampica sul VII grado ben protetto da chiodi o spit già presenti in parete non affronterà sicuramente una via di VII grado o superiore non protetta o importeggibile e dove quindi le conseguenze di una caduta possono essere tragiche. Ciò non toglie che la guida possa anche riportare itinerari di XI grado poco protetti, che solo una manciata di alpinisti sono in grado di percorrere, e ciò non obbliga il redattore della guida a relazionare solo gli itinerari che lui è in grado di percorrere.
Tornando alle guide di MTB, purtroppo ad oggi non esiste nulla di simile e quando si parla di difficoltà, la soggettività dell'autore e quella del lettore possono portare ad interpretazioni differenti.
Premesso ciò, entro nel merito delle critiche fatte e voglio specificare che nella descrizione dell'itinerario non vi sono errori ed inesattezza ma la questione gira attorno agli aspetti inerenti alle difficoltà, a come le abbiamo descritte e a come sono state percepite.
Noi redattori e gli amici con cui giriamo in MTB, siamo tuttìaltro che dei professionisti e su quel sentiero ci siamo divertiti anche se a volte si
scende (ti allego due foto di Claudio scattate al gruppone e ad una situazione insolita proprio sopra le baite di Mezzeno). Claudio Locatelli che ha relazionato la proposta 33 classificata come all mountain, con difficoltà atletica e tecnica alta, anche nella premessa dice "è uno dei più difficili, ed allo stesso tempo tra i più interessanti, effettuabili in valle.
Sicuramente pone la soglia tra la MTB e l’escursionismo" ed aggiunge.
Qualcuno dopo averlo effettuato, non lo ha più ripetuto" ritenevo questa frase sufficiente per mettere in guardia i ripetitori. Sempre per fare un parallelo con l'arrampicata sarebbe come dire -via estremamente difficile, difficilmente proteggibile, una caduta può avere conseguenze gravi-.
Purtroppo quanto da noi scritto non è stato interpretato come avremmo voluto e ce ne rammarichiamo.
Caro xxxxxxxx con ciò nulla voglio togliere alle capacità ciclistiche tue e dei tuoi amici e nemmeno vogliamo apparire come dei biker dalle doti tecniche sopraffine, quindi il tuo xxxxxxxxxx, Claudio Locatelli, che ha curato gli itinerari della valle brembana, ti invita a fare un giro insieme a lui sui "suoi" sentieri.
Guarda un po' cosa ha appena combinato viewtopic.php?f=12&t=564&start=40 .
Dai contattalo! Così la prossima uscita in val brembana la fai in sua compagnia.
Ovviamente non per dare dimostrazioni inutili ma più semplicemente per condividere le emozioni che ci regala la nostra passione per la MTB.
Pedalare insieme è il miglior modo per chiacchierare, confrontarsi e comprendersi anche sulle questioni lagate all'interpretazione delle
difficoltà incontrate lungo un itinerario, per poi capire che al di là di quanto si sta in sella su una discesa difficile, ciò che conta è la passione
che ha spinto noi a scrivere questa guida e voi a cogliere le nostre proposte.
ciao
a presto
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da tintore73 »

Se posso dire la mia sul tracciolino .... Io il tracciolino lo rifarei ma andata e ritorno dalla stessa parte per godermi il pezzo delle gallerie e del bosco due volte!
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da jomark »

Urco cane cusa le dre' a gni' fo' da sta voce fuori dal coro...
Sintetizzo e poi chiudo:
1 - Il tracciolino e' bello,ma non cosi' bello come si dice ( per me );
2 - E' giusto prepararsi prima al percorso che si affronta,ma e' anche bello trovarsi davanti a imprevisti e superarli;
3 - Voglio la prova ( helmet o ergot d'oter ) della discesa fatta in sella non per avere la dimostrazione che si puo' fare,ma per capire come si fa'!;
4 - Lo consiglierei??NI.Prima ce n'e' MOLTI da fare in piu' E MOLTO PIU' BELLI,e' un esperienza,ma non e' "IL GIRO" per uno che fa' mtb....

SPEREM CHE OL PROSSIMO GIRO FAMOSO CHE FO' AL ME PIASE!!!!
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

@clok: vince sempre la soggettività di come si intende "praticare la mtb"...
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da cllocate »

jomark ha scritto:Urco cane cusa le dre' a gni' fo' da sta voce fuori dal coro...
Sintetizzo e poi chiudo:
1 - Il tracciolino e' bello,ma non cosi' bello come si dice ( per me );
2 - E' giusto prepararsi prima al percorso che si affronta,ma e' anche bello trovarsi davanti a imprevisti e superarli;
3 - Voglio la prova ( helmet o ergot d'oter ) della discesa fatta in sella non per avere la dimostrazione che si puo' fare,ma per capire come si fa'!;
4 - Lo consiglierei??NI.Prima ce n'e' MOLTI da fare in piu' E MOLTO PIU' BELLI,e' un esperienza,ma non e' "IL GIRO" per uno che fa' mtb....

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eheheh adesso provo io a fare la voce fuori dal coro, un mesetto fa ho fatto la tanto blasonata Tornantissima, credo che non ci tornerò, mi aspettavo molto di più. Ma in effetti dal punto di vista tecnico trovo di meglio in valle . Questo perchè la seconda parte si svolge per un tratto decisamente troppo lungo su veloci e viscide mulattiere che tolgono parecchio interesse all'itinerario. Non ultimo 5 ore di macchina le spendo per un itinerairio che le merita.

un saluto a tutti
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Re: IL TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA - UNA VOCE FUORI DAL COR

Messaggio da TARTA »

ben vengano di queste "voci fuori dal coro"
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