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DANNY....E ALTRA ROBA
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Re: DANNY....E ALTRA ROBA
porcoddighel
“Se un uomo non ha scoperto qualcosa per cui è disposto a morire non è degno di vivere.”
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Re: DANNY....E ALTRA ROBA
E c'é qualcuni che dice che il nostro "bombazza" é il migliore del mondo
- Michele Zampieri
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Re: DANNY....E ALTRA ROBA
Una voce fuori dal coro?
Può darsi, ma vorrei provare a dare un giudizio da un puntto di vista diverso.
Premetto che Danny per il free ride di sicuro è il migliore e l'ho sempre sostenuto, sia sul naturale sia sull'artificale o in città. , io mi esalto solo a sapere che uno riesce a pensarle le cose che fa lui.
però....
Però come tutti sappiamo fare i filmati è una cosa diversa che fare le competizioni anche se la competizione è solo contro noi stessi o le nostre paure...
Non voglio neanche prendere in considerazione come ciclista uno che fa salti e acrobazie senza casco e poi quando non gli viene butta via la bici , se i bambini delle nostre scuole di MTB vedessero quel filmato quale insegnamento potrebbero trarne? (qui sono un po di parte )
Allora tra i filmati che ho visto qui, quello che mi esalta di più è quello della DH, dove sicuramente il percorso lo ha studiato centimetro dopo centimetro, pietra dopo pietra, la posizione di ogni albero, ma poi quando scendi a 65 Km/h come caxxx fai a essere sicuro di mettere la ruota proprio dove avresti voluto? e il bello che poi non puoi chiedere scusa al cameramen e rifarlo, se cadi o se sbagli semplicemente sei fuori.
Ma allora forse chi scende dalla Agostini o dalla Maresana senza neanche esserci passato prima o il Roncola Trail dove qualche piede lo mettiamo a terra tutti, il Casarielli di notte e via dicendo, il giro dei laghi del Tarta o la salita che proprio non riusciamo a fare, non sono forse le cose più belle che la MTB può e deve trasmettere a chi ci seguirà a quei bambini che applaudiranno vedendovi passare nella pedalata di Natale. Il cappello ha un colore diverso, ma la festa rende comunque felici tutti i cuori in cui risiede un po' di passione.
Si certo anch'io ammiro chi riesce a fare certe cose con la bici, anzi a volte mi perdo a guardare i filmati su internet, ma poi il mio cuore si riempe di gioia quando penso ai bimbi di 6 anni che imparano a fare le sgommate o i primi salti, o a quando con i piedi surgelati facevo le foto con Cesare ed Emanuele alla conca d'Alben (spero di averlo scritto giusto) o quando avevo almeno 5o6 amici che mi aiutavano ad aggiustare la catena che proprio non voleva saperne di andare.
Per cui ben vengano i filmati fantastici di Danny, ma che non scompaiano mai e poi mai le passioni che ognuno di noi si porta dietro e dentro, ogni volta che compie quella che per lui è a dir poco un'impresa e che queste passioni possano tramettersi a chiunque incontriamo in modo che anche le nostre IMPRESE possano vivere in eterno, come quelle dei campioni anzi dei professionisti, perchè campioni lo siamo tutti.
Può darsi, ma vorrei provare a dare un giudizio da un puntto di vista diverso.
Premetto che Danny per il free ride di sicuro è il migliore e l'ho sempre sostenuto, sia sul naturale sia sull'artificale o in città. , io mi esalto solo a sapere che uno riesce a pensarle le cose che fa lui.
però....
Però come tutti sappiamo fare i filmati è una cosa diversa che fare le competizioni anche se la competizione è solo contro noi stessi o le nostre paure...
Non voglio neanche prendere in considerazione come ciclista uno che fa salti e acrobazie senza casco e poi quando non gli viene butta via la bici , se i bambini delle nostre scuole di MTB vedessero quel filmato quale insegnamento potrebbero trarne? (qui sono un po di parte )
Allora tra i filmati che ho visto qui, quello che mi esalta di più è quello della DH, dove sicuramente il percorso lo ha studiato centimetro dopo centimetro, pietra dopo pietra, la posizione di ogni albero, ma poi quando scendi a 65 Km/h come caxxx fai a essere sicuro di mettere la ruota proprio dove avresti voluto? e il bello che poi non puoi chiedere scusa al cameramen e rifarlo, se cadi o se sbagli semplicemente sei fuori.
Ma allora forse chi scende dalla Agostini o dalla Maresana senza neanche esserci passato prima o il Roncola Trail dove qualche piede lo mettiamo a terra tutti, il Casarielli di notte e via dicendo, il giro dei laghi del Tarta o la salita che proprio non riusciamo a fare, non sono forse le cose più belle che la MTB può e deve trasmettere a chi ci seguirà a quei bambini che applaudiranno vedendovi passare nella pedalata di Natale. Il cappello ha un colore diverso, ma la festa rende comunque felici tutti i cuori in cui risiede un po' di passione.
Si certo anch'io ammiro chi riesce a fare certe cose con la bici, anzi a volte mi perdo a guardare i filmati su internet, ma poi il mio cuore si riempe di gioia quando penso ai bimbi di 6 anni che imparano a fare le sgommate o i primi salti, o a quando con i piedi surgelati facevo le foto con Cesare ed Emanuele alla conca d'Alben (spero di averlo scritto giusto) o quando avevo almeno 5o6 amici che mi aiutavano ad aggiustare la catena che proprio non voleva saperne di andare.
Per cui ben vengano i filmati fantastici di Danny, ma che non scompaiano mai e poi mai le passioni che ognuno di noi si porta dietro e dentro, ogni volta che compie quella che per lui è a dir poco un'impresa e che queste passioni possano tramettersi a chiunque incontriamo in modo che anche le nostre IMPRESE possano vivere in eterno, come quelle dei campioni anzi dei professionisti, perchè campioni lo siamo tutti.
Michele
Il Barba
Il Barba