ANCHE I GPS SBAGLIANO?

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TARTA
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ANCHE I GPS SBAGLIANO?

Messaggio da TARTA »

Ad un incontro organizzato nella zona del veneto, il relatore - esperto GARMIN - ha spiegato, ad una platea di un centinaio di persone, che quando si rileva un percorso con un GPS Garmin ne risultano dati assolutamente perfetti (traccia, lunghezza, anche le altimetrie se il modello si integra con un altimetro barometrico).

Come c'è il detto "essere più monarchici del Re" o "più Cattolici del Papa" , mi vien da dire che questo Signore è più "Garmista" di Garmin stessa e dei Suoi manuali.
E' doveroso, pur riconoscendo a Garmin una produzione tecnica al Top, comunicare che le cose non stanno proprio così:

1. Ci sono varie situazioni di scarsa ricezione (pochi satelliti visti e/o debole segnale degli stessi provocati da pareti rocciose, viuzze tra case, vegetazione d'alto fusto (peggio se bagnata) ecc... che possono causare errori anche notevoli,molto prima che un beep o un messaggio ci avverta che la traccia non sarà attendibile.
2. Anche in caso di ottima ricezione, per quanto riguarda la quota, tutto va bene se "il meteo non ci mette lo zampino". Sempre meglio che con altimetri puramente barometrici, ma in caso di forti variazioni di pressione, si possono trovare differenze, nelle quote, anche di decine di metri. Per verificare questa affermazione basta confrontare le quote alla partenza ed all'arrivo (quando si torna al punto di partenza, come nei giri ad anello) e vedrete che non sempre coincidono !
3. Anche per quanto riguarda l'assoluta precisione della lunghezza del percorso c'è da obiettare: in realtà la traccia GPS è per sua natura una spezzata, formata cioè da tanti segmentini e non dalla vera curva; ciò comporta che non solo i tornanti sono descritti e misurati in modo approssimativo ma anche quel leggero pendolio sinusoidale (tanto più ampio quanto più il ciclista è lento) che ogni ruota disegna sull'asfalto (inavvertibile al ciclista) non viene rilevato perchè richiederebbe un numero esorbitante di punti.
4. ancor più chiaro è lo scostamento dal vero percorso che si verifica in una ripida salita.
Teniamo presente che con un GPS potremmo fare una gita sci-alpinistica od una scalata a piedi con pendenze notevoli.
La lunghezza calcolata dal GPS (o meglio dal programma - tipo MapSource - che ne gestisce i dati una volta scaricati nel PC) è la stessa che troveremmo sulla carta topografica, data cioè dalla proiezione sul piano del percorso stesso.
Se ad esempio salite per un Km (1000 m) su un pendio con inclinazione di 30°, sia sul GPS che sulla carta rileverete una distanza di soli 866 m; se poi scalate una parete di 500 metri in verticale (complimenti !) la vostra traccia (salvo per errori di cui al punto 1) sarà fatta di punti quasi sovrapposti con lunghezza di percorso "quasi" zero.
Questo problema potrà essere superato dall'uso di cartografie 3D che tengano conto di tre coordinate per ogni punto
e di un programma Map Source in grado di gestirle; per ora, restiamo in attesa.
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
Lapide sul Monte Grappa - Pedalata del 2 agosto 2014
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