

L'uscita in calendario di maggio del nostro Gruppo Mtb CAI Valserina in programma per il prossimo 22 maggio, causa sovrapposizione con Raduno Mtb Stezzano, verrà posticipata come da titolo a sabato 28 maggio.
Informazioni:
Ritrovo e partenza ore 08.30 a Gardola
Lunghezza: 28 km
Dislivello: 1300 metri
Difficoltà MC - OC
Nota importante!!
Portare acqua e qualcosa da mangiare
Chi aderisce alla cicloescursione, dichiara di essere cosciente dell’impegno fisico e dei rischi che l’attività di cicloescursionismo comporta, di possedere idonea attrezzatura ed equipaggiamento, adeguata capacità fisico-atletica per superare lunghezza e dislivello e capacità tecnica per affrontare le difficoltà indicate nel programma.
Casco protettivo obbligatorio, Protezioni consigliate!
Iscrizione gratuita per soci CAI, per i non soci assicurazione obbligatoria di € 7.81
Tutti i partecipanti alla cicloescursione, devono iscriversi, confermando la propria partecipazione, trasmettendo il proprio nome, cognome, data di nascita e Sezione di appartenenza (se Soci CAI) a mtb.caivalserina@gmail.com
Descrizione
Ritrovo e partenza da Gardola, iniziamo la salita, in direzione del rifugio Piemp, privato e dunque non offre la possibilità di rifocillarsi, ma il panorama che si può ammirare dalla sua terrazza merita però una sosta. Proseguiamo verso il Dosso Piemp dove inizia una lunga cavalcata sul versante opposto a quello del lago, nei grandiosi boschi della foresta demaniale gardesana occidentale, la più estesa di tutta la Lombardia. La strada sterrata, in leggera salita, rimane in costa per diversi chilometri fino ad arrivare al Passo d'Ere. Proseguiamo quasi in piano fino al Passo di Scarpapè dove affronteremo il pezzo più duro della salita: 200 metri di dislivello su uno sviluppo di poco più di un chilometro, su fondo erboso. Questa vecchia carrareccia militare, col passare degli anni, è diventata parte integrante del territorio e, dopo il passaggio sul Passo Puria, si inerpica sulla cresta dell'omonimo monte, con una vista grandiosa sull'intera regione del Garda. Se si è bene allenati si potrà fare tutta la salita in sella, spingere non è però una disgrazia, data la bellezza del posto che merita una lunga contemplazione.
Contemplazione che al più tardi sotto la Cima di Tignalga, prima di iniziare la discesa, va fatta comunque, magari addentando un bel panino e rigenerarci prima di affrontare la bella discesa, che si snoda pazientemente sotto i nostri piedi, curva dopo curva, sul ripido versante est.
Sono circa 800 metri di dislivello da antologia della mountain bike, bellissimi e da godere in ogni centimetro. Sembra di essere in una parte del mondo dimenticata da dxx, lontani mille miglia dal clamore del lago e da ogni centro abitato. Curva verso destra, curva verso sinistra. Bilancio il
peso verso sinistra, verso destra, un colpo di pedale per uscire dalla posizione di stallo, una breve frenata per entrare nella curva con la velocità giusta, una breve occhiata a come continua il sentiero e via senza lasciare un segno sul fondo boschivo. Una vera danza su due ruote.
Qui le foto di Federico del Gruppo Mtb Brescia
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