Un Epic Tour, cioè, ripercorre le gesta degli eroi, è sicuramente la migliore descrizione di questa e di tante altre pedalate che, impegnano fino a spremerlo, anche il biker più allenato.
E se ci aggiungiamo che la pedalata ripercorre strade che hanno visto “veri eroi” morire per la Patria, è come mettere la ciliegina sulla torta, per poter dire “io c’ero”.
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Il mio spirito zingaro, mi porta spesso a frugare la rete in cerca di tracce di percorsi che devono lasciarmi un segno indelebile nei ricordi.
Avendo la possibilità di giocarmi un Jolly sabato 13 luglio, ne approfitto immediatamente, ho la giornata completa a disposizione della mia passione, e allora cosa programmare.
Inizialmente ero attratto da un sentiero che conduce lungo la Strada dell’Ables, nella zona di Bormio, a toccare i 3000 metri in sella ad una bike per la prima volta.
Lancio la proposta nel forum in cerca di compagni di “sventura”, passano 2 giorni e giungono le prime adesioni.
Fra tutti il più attivo è Tintore, che inizia una serie di messaggi e di telefonate per chiedermi di organizzare meglio il tutto.
Poi il meteo inizia a preoccuparci, sembra che per la data stabilita a 3000 metri siano previsti temporali, a questo punto forse sarebbe meglio optare per una nuova destinazione.
Eccola lì, era nel cassetto, la nuova traccia.
Liguria, L’Alta Via dei Monti Liguri, pedalata fra Italia e Francia.
Lancio la nuova proposta che ottiene il benestare dei partecipanti: Tintore, No limit, Serper, Daft Paolo, Dario e Ramos.
A questo punto ci si deve accordare sul viaggio, sui punti di ritrovo, e, sulla possibilità di “furgotrasportare” le bike dal Molina di Trioria al Monte Gorda.
Cerca che ti ricerca, invia messaggi a chi da quelle parti c’è già passato, ed ecco arrivare un numero di cellulare.
Lo chiamo, mi sento rispondere in un “italianoinglesianizzato”:
- “ciao sono Mark”;
- “ciao Mark, mi hanno detto che tu fai il servizio navetta da Molini di Trioria al Monte Gorda”;
- “si”;
- “siamo in 7, quanto vuoi”;
- “10 euro a testa”
- “ok va bene, dove ci troviamo”;
- “quando arrivate a Molini, raggiungete il campo sportivo, lì c’è una piccola casetta di legno, è la sede del molinafreerider, lì carichiamo e partiamo”.
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