"Il Randonnée"

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TARTA
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"Il Randonnée"

Messaggio da TARTA »

"Randonnée: né forte né piano, ma lontano.
La scoperta di un ciclismo diverso
non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza,
ma non per questo meno impegnativo e severo.
Dove chi ti sta a fianco non è l'avversario da battere
ma il compagno di viaggio.
Dove non conta in che posizione arrivi, ma l'arrivare.
Dove i ristori te li inventi se non li trovi,
Dove nessuno si arrabbia se non tiri,
e magari ti offre la sua ruota per farti fare meno fatica.
Dove ogni tanto o spesso alzi gli occhi dall'asfalto
e guardi, e vedi, e capisci i luoghi e ne fai conoscenza..."
(Cit.)


Risalire alla storia delle randonée equivale a ripercorrere la nascita del ciclismo quando la pratica amatoriale si confondeva con quella agonistica e insieme iniziavano a dettare le regole di un uso sportivo della bicicletta. La storia vuole che il cicloturismo sia nato in Italia, nel 1897, quando, si racconta, un gruppo di ciclisti partì da Roma per raggiungere Napoli, dopo 230 chilometri. Un’impresa considerata “audace” e che non manco di trovare epigoni: “audaci” in grado di compiere escursioni oltre i 200 km. nello stesso giorno.
Ma perché le randonée assumessero l’ufficialità di sport ci vollero regole ferree e un padre nobile, addirittura il creatore del Tour de France, Henry Desgranges; la randonnée venne definita nelle sue regole dall’Audax Club Parisien, società fondata nel 1904.

Il Club, istituì nel 1921 i “Brevets Randonneurs Français”, consistenti in attestati rilasciati agli atleti che riuscivano a coprire le distanze previste dalle varie manifestazioni secondo le relative tabelle di marcia; nel 1976 i brevetti divennero “Brevets Randonneurs Europeens”, successivamente, nel 1983 “Brevets Randonneurs Mondiaux”.

In Italia questa formula fu portata per la prima volta nel 1998 dalla opera della S.C. Coop. Valpellice di Campiglione Fenile.

Da allora, questa disciplina ha saputo coinvolgere migliaia di appassionati su tutto il territorio nazionale, grazie ad uno spirito sportivo genuino che favorisce l’aggregazione spontanea fra i ciclisti senza l’assillo del cronometro.

Il Randonneuring è uno sport di lunga distanza in bicicletta, dove i partecipanti affrontano percorsi di 200 km o più, passando attraverso "controlli" predeterminati (checkpoint). I corridori mirano a completare il percorso entro limiti di tempo stabiliti e ricevono un riconoscimento (brevetto) indipendentemente dal loro ordine di arrivo. Un evento randonneuring è chiamato randonée o brevetto e un ciclista che ha completato un evento 200 km è chiamato un randonneur

I randonneurs possono viaggiare in gruppi o da soli, come preferiscono e devono essere autosufficienti L'organo internazionale randonneuring è Audax Club Parisien (ACP), che lavora con altre organizzazioni randonneuring in tutto il mondo.

Alle manifestazioni organizzate con la FCI possono partecipare i cicloturisti/master/Sport tesserati alla F.C.I., Enti di Promozione Sportiva riconosciuta dal CONI aderenti alla Consulta Nazionale o a Federazioni ciclistiche straniere regolarmente tesserati, in età compresa tra i 17 (anno solare) ed i 69 anni (anno solare). I Tesserati minorenni devono presentare dichiarazione di assenso da parte del genitore o di chi ne fa le veci e non possono iscriversi se non in compagnia di altro Tesserato che si impegna ad accompagnarli. I Tesserati Cicloturisti nelle Randonnèes con chilometraggio superiore ai 200 Km. devono presentare la certificazione di idoneità alla pratica dello sport agonistico.

Possono partecipare, inoltre, non tesserati, in possesso di certificato medico di idoneità sportiva agonistica, rilasciato in data non anteriore i 6 mesi, in possesso di Tessera giornaliera FCI, rilasciata dalla Società Organizzatrice.

Ogni partecipante si deve considerare in escursione personale; deve, inoltre, rispettare la segnaletica ufficiale, utilizzare mezzi idoneamente equipaggiati, indossare vestiario che lo renda facilmente individuabile anche durante le ore notturne e rispettare il Codice della Strada anche per quanto riguarda gli aspetti legati all’equipaggiamento (esempio: luci anteriori e posteriori per la notte ed in caso di scarsa visibilità o maltempo).

I percorsi potranno variare, ma devono essere minimo di 200 km, da percorrere sulla base delle tabelle predisposte dagli organizzatori

E' compito della Società Organizzatrice predisporre e curare tutte le attività per i controlli. La Società Organizzatrice deve fornire ai Partecipanti la “Carta del Brevetto” su cui saranno registrati i dati del controllo; deve inoltre fornire le tabelle di marcia e la descrizione completa del percorso con le informazioni logistiche e relative alla tutela della sicurezza.
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
Lapide sul Monte Grappa - Pedalata del 2 agosto 2014
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