La svolta: CAI E FMI

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TARTA
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La svolta: CAI E FMI

Messaggio da TARTA »

'Ora insieme per l'ambiente'

Una enduro sui sentieri
Da sempre in battaglia fra di loro, ora è tregua. Anzi, si sono promessi di creare un tavolo di lavoro per ciò che ad entrambi si battono: la tutela dell'ambiente. Nel corso dell'estate un importante, storico, incontro si è svolto fra i vertici del CAI e della FMI. Umberto Martini (Presidente generale del Club alpino italiano) e Paolo Sesti (Presidente della Federazione Motociclistica Italiana) hanno iniziato un dialogo costruttivo che porterà a nuovi incontri e ad un tavolo di lavoro su progetti condivisi. Il tema territorio, pratica del fuoristrada e tutela ambientale è molto sentito da entrambe le realtà che fino ad oggi si sono trovate spesso su fronti opposti. Nel rispetto dei rispettivi ruoli, l'incontro fra i due Presidenti è la premessa perché si possa dare inizio ad una nuovo corso di reciproca e produttiva convivenza. Riportiamo le dichiarazioni dei due Presidenti al termine dell'incontro.

Il Presidente generale del CAI, Umberto Martini

"Ho incontrato il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti in un'occasione, alla quale ne seguiranno altre. Il CAI ha sempre condotto e continuerà a condurre le proprie battaglie contro la frequentazione indiscriminata dei sentieri di montagna da parte dei mezzi motorizzati. L'ambiente è un bene comune e come tale va rispettato e tutelato, ma l'uso dei mezzi motorizzati sui sentieri per scopi ricreativi è una pratica diffusa e non si può non tenerne conto. Solo attraverso il confronto con i praticanti responsabili si può giungere a regole condivise per una fruizione sostenibile delle montagne.

Dall'incontro con il Presidente Sesti sono venuto a conoscenza di loro attività e iniziative indubbiamente apprezzabili, come il Protocollo d'Intesa che la FMI ha stipulato con il Corpo Forestale dello Stato e le attività formative ed educative che svolgono sul territorio, che mi auguro trovino la massima attenzione da parte di tutti i motociclisti e degli endursti. Sia chi frequenta la montagna a piedi, sia che ne percorre i sentieri su un mezzo motorizzato, deve tenere a mente come prima cosa che l'ambiente va lasciato vivibile, per gli essere umani così come per la fauna, e non gli si devono arrecare danni. Con la FMI intendiamo continuare a confrontarci, anche per sviluppare attività sul territorio, come una scelta e una condivisione sia di percorsi riservati alle moto sia di aree assolutamente da rispettare, e per permettere a motociclisti ed enduristi di conoscere le criticità ambientali dei sentieri montani".

Il Presidente FMI, Paolo Sesti

“Prima di tutto sono molto soddisfatto di aver incontrato il Presidente del CAI, Martini e di aver iniziato un dialogo che, sono convinto ci porterà a progetti condivisi attraverso un tavolo di lavoro. Come Presidente della Federazione Motociclistica Italiana ribadisco che le colonne portanti della nostra attività sono: il rispetto delle regole ed il dialogo con le Autorità e gli altri Enti che interagiscono sul territorio. Possono sembrare principi astratti, ma invece si sono già concretizzati con realtà operative. Il protocollo d'intesa con il Corpo Forestale dello Stato e la creazione in Emilia Romagna del Comitato Escursionisti su Ruote sono i due esempi più recenti, ma a questi vanno aggiunte tutte quelle attività di promozione ed educazione che svolgiamo capillarmente sul territorio attraverso i nostri Moto Club.

Noi amiamo e rispettiamo la natura e proprio per questo abbiamo voluto il Corpo Forestale dello Stato al nostro fianco nel decidere come e dove organizzare una manifestazione. Il nostro è uno sport istituzionale (la nostra Federazione fa parte del C.O:N.I) che va praticato nel rispetto della propria e dell'altrui sicurezza quindi rispettando le zone di accesso e con un corretto codice comportamentale. In questo modo la pratica del fuoristrada motociclistico può diventare una risorsa per i territori diventando vettore di sport, cultura, turismo e ritorno sul territorio stesso. Ed anche questa, in molti casi, è già una realtà sperimentata con successo in tante parti d'Italia. Sono convinto che con il Presidente Martini e con il CAI, troveremo il modo di approfondire la reciproca conoscenza, trovando soluzioni nel rispetto civile di una produttiva convivenza”.

Fonte BGnews
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Re: La svolta: CAI E FMI

Messaggio da Baga »

Mi sembra un ottimo punto di partenza, il muro contro muro serve solo ad esacerbare gli animi...con le giuste regole ritengo che anche le moto possano circolare su (alcuni) sentieri

Mi sembra la stessa situazione che possiamo vivere con la mtb: se seguiamo le regole per esempio le NORBA viewtopic.php?f=76&t=3971 o le IMBA viewtopic.php?f=77&t=3972 sicuramente anche i pedoni più contrari alla nostra presenza sui sentieri dovranno ricredersi, non potendo più vederci come pericoli ambulanti distruttori dei sentieri.
Logicamente l'impatto ambientale di una moto è maggiore che quello di una mtb, basta definire regole ragionevoli per loro: inutile vietare tutto, in quel caso qualche motociclista se ne fregherebbe e andrebbe ovunque...come fanno ora - molto meglio farli girare solo su sentieri non compromessi dalla troppa pioggia evitando tutti quelli stretti ed a quota elevata (così in montagna regna il giusto silenzo...in Maresana un sentiero glielo lascerei senza problemi tanto di pace ce n'è già poca lo stesso)
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