Le piste ciclabili in Lombardia

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TARTA
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Le piste ciclabili in Lombardia

Messaggio da TARTA »

L'Adda ed il Naviglio di Paderno
Un itinerario dai molteplici interessi: paesaggistico, per le splendide viste sulle rapide dell'Adda; storico, per la presenza dei manufatti idraulici ideati da Leonardo da Vinci e architettonico, per le centrali idroelettriche disseminate lungo il percorso, l'imponente ponte in ferro a Paderno e Crespi d'Adda, uno dei villaggi industriali più famosi d'Italia e patrimonio dell'Unesco. Con il completamento della ciclabile nei comuni di Garlate e Pescate si arriva ora fino a Lecco.
http://stezzanobiker.altervista.org/cic ... index.html

Parco Adda Sud
Un itinerario di interesse naturalistico che si sviluppa prevalentemente lungo le carrarecce che seguono il corso dell'Adda sulla sponda Cremonese. Il fondo è stato sistemato a regola d'arte e la segnaletica è quasi sempre sufficiente.
Si consigliano bici ibride e abbondante rifornimento d'acqua, specialmente nei mesi caldi, solo il tratto iniziale fino a Spino d'Adda presenta ombreggiatura e l'unico centro urbano dove è possibile rifornirsi d'acqua è Boffalora d'Adda.
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Le garzaie della Lomellina
Il lungo percorso attraversa la zona della Lomellina dove si concentra il maggior numero di "garzaie", aree umide dove nidificano numerose specie avicole. L'anello può essere suddiviso a piacere grazie alla presenza di numerose linee e stazioni ferroviarie che attraversano il territorio.
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Tra le colline ed il Po
Il lungo anello può essere diviso esattamente a metà pernottando o prendendo il treno a Casteggio. Anche i paesaggi sono divisi equamente: con la prima parte del percorso in ambienti collinari e con la seconda metà nella pianeggiante valle del Po. Prestare attenzione negli attraversamenti delle strade principali.
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Da Voghera a Rocca Susella
Dopo il primo tratto in pianura, da Codevilla inizia l'anello che percorre i primi rilievi collinari dell'Oltrepò, talvolta con ripidi strappi. Raggiunto il culmine di Monte Magrera da Susella si riscende verso Codevilla passando da Nazzano. Si può partire direttamente da Codevilla e accorciare il percorso a 26 km.
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Da Santa Maria della Versa a Canevino
Un itinerario non troppo impegnativo per chi preferisce pedalare sull'asfalto e vuole comunque ammirare splendidi panorami sulle colline dell'Oltrepo. Molto interessanti gli antichi borghi che s'incontrano lungo il percorso: in particolare Canevino, Volpara, Golferenzo e Soriasco
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Tra Belgioioso e Pavia
​Piccoli borghi, affascinanti castelli e numerosi corsi d'acqua ci accompagnano in questo itinerario ad anello che attraversa la variegata campagna del basso pavese. Prestare attenzione ad alcuni incroci pericolosi nella prima parte del percorso fino a S. Genesio.
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Pista ciclabile Laghi sud
L'itinerario unisce le numerose piste ciclabili presenti nell'estremità meridionale del territorio bergamasco. Un corridoio che dal fiume Adda, attraversando le cittadine di Treviglio, Caravaggio e Romano di Lombardia, arriva sino a Calcio raccordandosi con l'itinerario della ciclovia del fiume Oglio.
Nelle vicinanze dell'itinerario merita una deviazione il Castello Visconteo di Pagazzano (a/r 5 km) facilmente raggiungibile da Masano.
http://stezzanobiker.altervista.org/cic ... index.html

Il Naviglio di Bereguardo
L'itinerario collega il paesaggio agricolo, attraversato dal Naviglio di Bereguardo, a quello naturale della valle fluviale del Ticino. Da visitare lungo il percorso l'Abbazia circestense di Morimondo, le antiche conche, che regolano le acque dei numerosi canali, e il centro storico di Pavia.
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Pista ciclabile Laghi nord
L'itinerario si sviluppa in zone densamente popolate, per il traffico intenso in alcuni tratti, sconsigliamo l'itinerario alle famiglie con bambini. Per il ritorno in treno è necessario sistemare la bicicletta in una sacca apposita, non essendo consentito il trasporto bici sulle Ferrovie Nord Milano.
http://stezzanobiker.altervista.org/cic ... index.html

La ciclovia della Val Brembana
L'itinerario segue il tracciato recuperato della ferrovia della Val Brembana, la pendenza costante del percorso rende facilmente affrontabile la risalita della valle. Interessanti, oltre ai panorami ambientali, le vecchie stazioni e l'illuminazione delle numerose gallerie, che esaltano il valore dell'opera ferroviaria.
http://stezzanobiker.altervista.org/cic ... index.html

Pista ciclabile della Valle Seriana
Risalendo il fiume serio dalla pianura fino a Clusone
http://stezzanobiker.altervista.org/cic ... index.html

Pista ciclabile della Valle Cavallina
Pedalata in una valle della provincia bergamasca poco conosciuta, che nasconde belle naturali ancora incontaminate, e le calme acque del lago d'Endine.
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Dalla pianura al Lago di Garda
L'itinerario percorre la bella ciclabile Brescia-Salò costeggiando fino a Gavardo il naviglio Grande Bresciano. Prosegue seguendo il fiume Chiese fino a Villanuova sul Clisi, per poi gettarsi in una vertiginosa discesa verso il Lago di Garda a Salò. Il ritorno richiede un minimo di allenamento per risalire a Roé-Volciano.
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La ciclovia Valtenesi
L'itinerario percorre la fascia collinare del Garda occidentale, tra vigneti, uliveti e vasti altopiani, creando con i percorsi Lg-01 "Da Brescia al Lago di Garda" e Bs-01 "Dalla pianura al Lago di Garda" un grande anello ciclabile di 54 km. Prestare attenzione al traffico in entrata a Salò.
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La ciclovia delle Città Murate
​L'itinerario percorre le campagne del Cremonese dall'Adda all'Oglio, attraversando nel tratto centrale i Parchi Sovracomunali della "Valle del Serio Morto" e "Valle dei Navigli". All'interesse ambientale si aggiungono le fortificazioni presenti sul territorio: il castello di Soncino e la roccaforte di Pizzighettone.
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I Navigli Cremonesi
1a tappa
L'itinerario percorre inizialmente il percorso all'interno del Parco Adda Sud per poi svilupparsi, fino a Crema, su strade arginali e piste ciclabili protette.
In alternativa si può partire anche da Lodi e percorrere l'itinerario del Parco Adda Sud verso nord fino alle opere idrauliche di C.na Marzana, dove ha inizio il canale Vacchelli. In questo caso l'itinerario ha una lunghezza di 38.5 km.
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2a tappa
L'itinerario unisce le città di Crema e Cremona utilizzando prevalentemente le alzaie del Canale Pietro Vacchelli, del Naviglio Grande e del Naviglio Civico di Cremona. Numerosi i manufatti idraulici, tra i quali spicca il nodo idrico della "Tomba Morta", un ingegnoso impianto che regola le acque di tredici canali.
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Da Cremona a Robecco
E' percorribile per il momento solo la parte terminale dell'itinerario, da località Brazzuoli a Robecco, in quanto la prima parte del percorso si svolge sulla trafficata e pericolosa statale 45bis.
E' prevista la realizzazione di una pista ciclopedonale in fregio alla statale che permetterà di raccordare Cremona con la ciclovia dell'Oglio.
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Da Cremona a Grontardo
Un facile percorso con alcuni punti critici a metà percorso: il cavalcavia dell'autostrada A 21 a Persichello e un tratto di provinciale tra Dosimo e Levata ancora privi di pista ciclopedonale protetta.
E' previsto un prolungamento dell'itinerario fino ad Ostiano.
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Da Crema a Capralba
Facile e breve itinerario che dal centro di Crema conduce al Parco dei Fontanili a Capralba. Prestare attenzione ad un tratto di provinciale 19 privo di pista ciclopedonale protetta tra località Monticelli e Cascina Torre di Vairano e nell'attraversamento della SP 80.
Il resto del percorso si svolge su pista protetta o tranquille stradine di campagna.
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Il Canale Villoresi
1a tappa
Percorso quasi interamente protetto, ma con alcuni tratti esposti per la mancanza di protezione sul canale. Numerose le testimonianze architettoniche presenti lungo l'itinerario: ogni cittadina attraversata conserva infatti ville, parchi e palazzi, che meritano una visita. N.B. Trasporto bici sui treni con sacca.
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2a tappa
Dopo Garbagnate il percorso attraversa il Parco delle Groane, uno degli ultimi lembi delle brughiere che un tempo ricoprivano la zona a nord di Milano. Da visitare: a Senago Villa Borromeo e il centro storico di Monza. Sui treni delle Nord occorre munirsi di sacca per il trasporto della bici.
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3a tappa
Nell'ultima tappa dell'itinerario si attraversa dapprima la zona molto edificata ad est di Monza, e dopo tortuosi giri si imbocca l'alzaia del canale nei pressi di Caponago. Oltrepassato il Parco del Rio Vallone si abbandona il Villoresi per raggiungere Cassano d'Adda seguendo la Martesana.
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La Franciacorta
L'itinerario attraversa la fascia collinare della Franciacorta, caratterizzata dagli estesi vigneti e presidiata dalle ville e palazzi della nobiltà bresciana. Per raggiungere la partenza in treno è necessario sistemare la bicicletta in una sacca apposita, non essendo consentito il trasporto bici sulle Ferrovie Nord Milano.
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http://stezzanobiker.altervista.org/tuo ... index.html

Il Casalasco
L'itinerario fa parte della fitta rete di percorsi cicloturistici realizzati dal GAL Oglio-Po. Da vedere nei borghi attraversati: a San Daniele Po il il Museo Paleontologico; in località Fontana la Cappella dei SS. Pietro e Paolo, forse di età carolingia; a Cella Dati la seicentesca Villa Dati; a Derovere il santuario di Ca’ de’ Cervi; a Ca’ d’Andrea la parrocchiale di S. Pietro in Mendicate.
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Tra Oglio e Po
L'itinerario utilizza la fitta rete dei percorsi cicloturistici realizzati dal GAL Oglio-Po, è un lungo anello che percorre parti di quattro diversi itinerari: la Postumia Casalasca, i Percorsi di Mezzo, Confluenza Oglio-Po e Oglio Sud.
Numerosi gli spunti d'interesse lungo il percorso: a Piadena il Museo Civico Archeologico, allestito nel seicentesco convento dei Gerolimini; notevoli le fortificazioni di Rivarolo Mantovano, circondata da una cinta muraria con possenti torrioni circolari, da vedere nella stessa cittadina il Palazzo del Podestà. A San Martino dall’Argine troviamo la piazza del Castello, circondata da portici.
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Tra Oglio e Mincio
Itinerario di collegamento tra le zone del fiume Oglio e la ciclabile Destra Mincio all'alltezza di Grazie. La descrizione dell'itinerario porta alla stazione di Castellucchio, per collegarsi alla ciclabile Destra Mincio imboccare via Pilone in corrispondenza dell'inizio della ciclabile che entra a Castellucchio.
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Il Serio e le fortezze del Colleoni
1a tappa
Questo itinerario ci porta attraverso alcuni dei paesaggi più tipici della Pianura Padana. Pedalando nel Parco del Serio lungo strade immerse nella campagna e gli argini del fiume si incontrano piccoli paesi a vocazione agricola, distribuiti tra i campi coltivati e i canali di irrigazione.
Il percorso inizia da Pizzighettone, una delle "città murate" del cremasco. Seguendo il percorso della ciclovia omonima arriviamo a Formigara. Dopo un breve tratto lungo il fiume lasciamo il Serio per imboccare una carrareccia che ci porta a Cornaleto. Da qui si pedala attraverso la campagna padana per raggiungere il piccolo borgo medievale di Castelleone dove possiamo visitare Torre Isso, il simbolo del paese. La costruzione rappresenta l’unico resto del sistema difensivo del XII secolo. Si racconta che in questa torre furono rinchiusi 200 guelfi cremonesi da un imperatore e qui uccisi.
Proseguendo verso nord attraversiamo i piccoli paesi di Ripalta Arpina e Ripalta Cremasca per raggiungere infine Crema.
La città è ricca di edifici di interesse storico-architettonico, tra i quali segnaliamo il bel Duomo e il Convento di Sant'Agostino, entrambi in stile gotico-lombardo. Il Duomo è la chiesa più antica e importante di Crema, caratterizzata, fra l’altro, da una particolarissima tipologia di campane risalenti al 1753. Queste sono perfettamente intonate le une con le altre, e dotate di un timbro uniforme e morbido. Mentre il convento ospita il Centro Culturale Sant'Agostino e il Museo Civico di Crema e del Cremasco che, attraverso materiale archeologico, storico, artistico ed etnografico, racconta la storia del territorio cremasco.
Prima di uscire dalla città, troviamo sul nostro itinerario il Santuario di Santa Maria della Croce, sito alla periferia nord di Crema. Una comoda ciclabile ci porta ad attraversare il piccolo centro di Pianengo e poco dopo il paese di Sergnano. Qui meritano una sosta l'Oratorio di San Rocco e la chiesa di San Martino, situata nella piazza principale. La costruzione vanta antichissime origini, ma l'aspetto attuale è frutto di una riedificazione del XVII secolo. Attraversato il fiume Serio, vale la pena effettuare una piccola sosta nel paese di Casale Cremasco per visitare il Museo dell'Acqua, con esposizioni permanenti che illustrano la storia del fiume e gli interventi effettuati dell'uomo per l'irrigazione della campagna circostante.
Mantenendoci sulla sponda sinistra del fiume, proseguiamo verso nord fino a raggiungere il borgo medievale di Romano di Lombardia. Nel centro storico del paese si può ammirare la Rocca medievale risalente al XII secolo, uno degli edifici storicamente più interessanti dell'intera zona. Le quattro torri poste ai vertici perimetrali della sezione rettangolare risalgono a diversi periodi storici; quella dell'epoca della signoria dei Colleoni veniva utilizzata per rinchiudere i prigionieri.
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2a tappa
L'itinerario ci porta alla scoperta dei Castelli di Bartolomeo Colleoni, il condottiero veneziano del XV secolo che, al termine delle sue campagne militari, fece ritorno alle sue terre natie. Partiamo dal borgo di Romano di Lombardia, dove si può ammirare la Rocca medievale risalente al XII secolo, uno degli edifici storicamente più interessanti dell'intera zona. Le quattro torri poste ai vertici perimetrali della sezione rettangolare risalgono a diversi periodi storici; in quella dell'epoca della signoria dei Colleoni venivano rinchiusi i prigionieri.
Seguendo la ciclabile usciamo dal paese e, dirigendoci verso il Serio proseguiamo verso destra, risalendo il fiume sull'argine. Deviando dal corso del fiume possiamo visitare Martinengo e il suo Castello risalente al X secolo. L'attuale casaforte, è il risultato della fortificazione e dell'ampliamento realizzati dai Colleoni tra il XII e il XIII secolo, ed è caratterizzata dalla Torre a pianta quadrata, che con i suoi 28 m di altezza, divenne un ottimo punto di avvistamento.
L'itinerario continua verso nord-ovest per poi attraversare il Serio in direzione di Urgnano, dove possiamo visitare la magnifica Rocca Viscontea, un'altra delle residenze del Colleoni. Degno di nota è il Duomo, con il bel campanile del Cagnola a pianta circolare.
Proseguendo verso sud attraversiamo Cologno al Serio costeggiando per un breve tratto il suo fossato, tuttora pieno d'acqua e continuiamo fino a ritornare sulle rive del fiume. Seguendo la direzione della corrente percorriamo sentieri e argini fino a raggiungere Sergnano. Qui merita una sosta la chiesa di San Martino, situata nella piazza principale. La costruzione vanta antichissime origini, ma l'aspetto attuale è frutto di una riedificazione del XVII secolo.Continuiamo svoltando a sinistra per visitare l'Oratorio di San Rocco.
Lasciando Sergnano, proseguiamo sulla pista ciclabile che attraversa il piccolo centro di Pianengo. Rimanendo sulla ciclabile raggiungiamo la meta, entrando a Crema possiamo visitare il Santuario di Santa Maria della Croce. La chiesa venne costruita a seguito di numerosi eventi miracolosi dopo l’apparizione della Madonna a Caterina degli Uberti, il 3 aprile del 1490. Continuiamo verso il centro della città per visitare il Convento di Sant'Agostino, che ospita il le collezioni del Museo Civico di Crema e del Cremasco dove possiamo scoprire la storia e la cultura del territorio cremasco.
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Raccordo per il Castello di Malpaga
Una breve deviazione dal fiume Serio ci porta a visitare la frazione di Malpaga e il suo bellissimo Castello.
Acquistato e ristrutturato a metà del 1400 da Bartolomeo Colleoni, l'edificio diventò un'inespugnabile fortezza e allo stesso tempo un rinomato centro di cultura e ritrovo per personaggi di alto rango. Molti artisti affrescarono le sale del palazzo, contribuendo allo splendore artistico di questo elegante e lussuoso ritiro, che è oggi considerato uno degli edifici di orgine medievale più caratteristici della provincia di Bergamo.
Dal ponte sul Serio nei pressi di Ghisalba, risaliamo il fiume, percorrendo la piacevole ciclabile che ne costeggia la sponda sinistra. Raggiunto uno slargo svoltiamo a destra, seguendo le indicazioni per il Castello di Malpaga. Continuiamo sulla carrareccia che ci porta alla strada principale e, raggiunta un'edicola, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per la Ciclovia dei Castelli Bergamaschi. Entrati nella frazione di Malpaga, continuiamo sulla strada principale per trovarci il castello sulla destra.
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I tre laghi
Lasciato alle spalle il traffico cittadino, ci immergiamo nella quiete del Lago di Varese, lungo la bella ciclabile che ne percorre il periplo. Interessante è l'attraversamento della zona umida della Palude Brabbia. Il precorso prosegue costeggiando il Lago di Comabbio e l'area umida di Mercallo. Da qui una tranquilla discesa su strade di campagna porta a Sesto Calende.
Per il traffico intenso in alcuni tratti iniziali, l'itinerario è sconsigliato alle famiglie con bambini; alle famiglie si consiglia il periplo del Lago di Varese o di quello di Comabbio completamente messi in sicurezza.
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La ciclovia del lago di Comabbio
Itinerario ad anello lungo le sponde del lago di Comabbio, adatto anche a famiglie con bambini. La ciclovia offre bellissimi scorci sul lago, un'oasi naturalistica di notevole pregio, interessante la zona umida nella parte meridionale dello specchio d'acqua dove sono state rinvenuti resti palafitticoli, affascinante la lunga passerella in legno sospesa sull'acqua nella parte a ovest di Ternate.
La pista purtroppo si interrompe poco prima di Corgeno di Vergiate per circa 650 m, fare molta attenzione al transito sulla trafficata provinciale, consigliamo ai ciclisti accompagnati da bambini di transitare sulla banchina laterale accompagnando le bici a mano per questo tratto.
La ciclabile è collegata al lago di Varese con una diramazione di 4 km che passa accanto alla Riserva naturale della palude Brabbia.
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Da Brescia al Lago di Garda
L'itinerario attraversa la zona pianeggiante ad est di Brescia, percorrendo alcuni tratti trafficati. Superato il ponte settecentesco sul fiume Chiese, nell'avvicinarsi al Lago di Garda, si affrontano le modeste salite dei rilievi morenici, più impegnative quelle finali del Monte Falò e del Monte Recciago.
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Le colline moreniche del Garda
L'itinerario è caratterizzato dai continui saliscendi dell'anfiteatro morenico del Garda, dorsali collinari, vallette, laghetti e torbiere di alternano nella campagna coltivata. Non mancano spunti di interesse storico-architettonico a Desenzano, San Martino della Battaglia, Pozzolengo e Monzambano.
Il ritorno può avvenire per il medesimo percorso dell'andata o si percorre la ciclovia del Mincio per raggiungere le stazioni ferroviarie di Peschiera (9.2 km) o Mantova (35.2 km).
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La ciclovia del Lambro
L'itinerario risale la valle del Lambro, talvolta su tratti accidentati e con ripidi strappi in salita, se ne consiglia la percorrenza con un buon allenamento. Sulle Ferrovie Nord Milano nei giorni lavorativi è necessario sistemare la bicicletta in una sacca apposita, essendone consentito il trasporto solo nei week-end.
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La dorsale dell'Adda
L' itinerario attraversa il territorio Lodigiano da nord a sud, in un contesto paesaggistico ed ambientale di grande interesse: caratterizzato dall'ondulata valle fluviale dell'Adda con i suoi boschi e la vasta distesa della campagna lodigiana interrotta da filari d'alberi e da antichi cascinali, nonchè dalle opere idriche del colatore Muzza e dalle testimonianze architettoniche dei borghi rurali attraversati.
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L'Anello Periurbano di Lodi
L' itinerario ad anello si sviluppa in prevalenza sulle strade alzaie del Canale Muzza. Ben segnalato ed attrezzato con molte aree sosta, il percorso attraversa il territorio agricolo della cintura periurbana di Lodi, fortemente caratterizzato dalla presenza di numerose opere irrigue. Di grande pregio ambientale il fitto bosco dell'Area Naturale del Belgiardino.
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L'Anello del Lambro
Il lungo percorso ad anello attraversa la pianura agricola a ovest di Lodi, collegando tra loro la rete dei percorsi del Lodigiano con i percorsi della rete della provincia di Milano a nord e la collina di S. Colombano a sud. Parte dell'itinerario si svolge su tratti in promiscuità con il traffico veicolare, in futuro il percorso sarà interamente percorribile su piste ciclabili in sede propria.
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La Golena del Po
Itinerario 1
Il primo itinerario ad anello della Golena del Po si sviluppa nel territorio della bassa lodigiana, collegando tra loro i principali centri della zona: Codogno, Somaglia, Senna Lodigiana, San Rocco al Porto, S. Stefano L. e San Fiorano. L'aspetto prevalente è quello ambientale, con scenografici paesaggi lungo la strada d'argine del Po e attorno alla Riserva Naturale di Monticchie.
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Itinerario 2
Il secondo itinerario ad anello della Golena del Po si sviluppa quasi interamente sulla strada arginale del Po e sugli argini dell'Adda,in un contesto ambientale di notevole pregio. Notevoli anche le testimonianze architettoniche lungo il percorso: la città murata di Pizzighettone, Maleo, Maccastorna e Castelnuovo B. d'Adda. Da quest'ultima è possibile raggiungere le foci dell'Adda (a/r 5 km).
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Ciclabile Lodigiana
L' itinerario attraversa il medio territorio Lodigiano da ovest ad est, collegando tra loro le aree fluviali del Lambro e dell'Adda ed i percorsi della Dorsale Adda, dell'Anello Periurbano di Lodi e dell'Anello del Lambro. Il percorso si svolge quasi interamente su strade secondarie poco trafficate, il contesto agricolo è predominante, interrotto dalle belle architetture dei borghi rurali attraversati.
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L'anello dell'Adda Sud
Breve e suggestivo itinerario ad anello tra Pizzighettone e Crotta d'Adda. Agli spunti ambientali di questo percorso si aggiunge l'interesse storico e architettonico della città fortificata di Pizzighettone, il Castello di Maccastorna e il borgo di Crotta d'Adda, affacciato come un terrazzo naturale sul corso del fiume.
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L'itinerario del Colatore Venere
Bellissimo esempio di "Greenway" realizzata a regola d'arte lungo il corso del Colatore Venere tra Livraga e l'argine maestro del fiume Po. La strada bianca si sviluppa in un territorio rurale sempre ai margini del Colatore dove la presenza di specie arboree rende molto gradevole la percorrenza. Lungo il percorso sono presenti due pontili galleggianti per superare i sottopassi della rete viaria e delle ferrovia e due aree sosta. Da Orio Litta l'itinerario segue il Colatore Ancona fino a Corte Sant'Andrea. Da qui è possibile proseguire fino a Castelnuovo Bocca d'Adda lungo il percorso dei Colatori o lungo la Ciclovia del Po.
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Lungo i Colatori "Ancona-Mortizza-Allacciante-Gandiolo" nel Lodigiano
I recenti interventi (luglio 2014) di riqualificazione e valorizzazione ambientale, eseguiti sulle strade arginali dei colatori del sistema “Ancona - Mortizza - Allacciante - Gandiolo”, hanno permesso la realizzazione di un lungo itinerario che attraversa la provincia di Lodi da Est a Ovest poco a Nord dela più nota "Ciclovia del Po". Grazie a questi interventi è possibile esplorare e conoscere il teritorio del basso lodigiano con percorsi ad anello di crescente lunghezza transitando su entrambi gli assi portanti della rete di ciclovie. Lungo il percorso sono presenti numerose arre di sosta ed è stata eseguita una fitta piantumazione specialmente nel tratto iniziale del percorso dove essa era assente.
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Da Casalpusterlengo al Po
Breve percorso che collega la stazione ferroviaria di Casalpusterlengo con il castello di Somaglia e il fiume Po in località Gargatano, nei pressi dell'attracco fluviale e del punto noleggio bici.
Da non perdere l'Oasi delle Monticchie a Somaglia raggiungibile con una breve deviazione quando si passa accanto al cimitero di Somaglia.
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Da Lodi ad Abbadia Cerreto
Un facile itinerario per raggiungere la splendida Abbazia a Cerreto, esempio notevole dell’architettura cistercense lombarda. Da visitare anche l'antico mulino che ospita alcune raccolte legate alla trasformazione e alla storia del territorio.
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Collegamento Casalpusterlengo-Zorlesco
Breve itinerario per visiatare la splendida Villa Biancardi a Zorlesco.
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Collegamento Senna Lodigiana-OrioLitta
Breve collegamento su percorso misto tra le località di Senna Lodigiana e Orio Litta. A metà percorso si interseca la bellissima ciclovia del "Colmatore Venere" che porta a Livraga.
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Il Naviglio Martesana
L'itinerario segue il percorso del Naviglio Martesana da Milano a Cassano d'Adda. Numerosi lungo il percorso i punti per rifornirsi d'acqua. Costruito in soli tre anni a partire dal 1475 da Francesco Sforza, il canale artificiale, che ha ora funzioni irrigue, era una importante via di collegamento con il Lago di Como.
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Parco delle Groane
Nord
La pedalata nel lembo settentrionale del Parco delle Groane è un tripudio di verde. Qui infatti ci si inoltra in fitte boscaglie e si viaggia in tutta sicurezza nonostante alcuni tratti su strade aperte anche al traffico veicolare. La passeggiata però è adatta anche alle famiglie, grazie alla presenza di parchi giochi e tavoli per pic-nic.
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Centro
Torrentelli, laghetti, boschi e un villaggio operaio: sono questi gli incontri a cui prestare attenzione mentre si pedala nel tratto centrale del Parco delle Groane. Alternando piste ciclabili su asfalto a quelle su sterrato, si viene in contatto con la flora e la fauna tipica di quest’area. Senza dimenticare le magnifiche residenze nobiliari.
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Sud
Fonte inesauribile di percorsi ciclabili, il Parco delle Groane non lesina idee per scampagnate tra amici e familiari. È il caso di questo itinerario a circuito che non presenta particolari difficoltà tecniche, ma che è comunque in grado di regalare a chi decide di intraprenderlo veri e proprio scorci di Brianza dimenticata.
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Parco di Monza
Alla scoperta del Parco di Monza, una delle aree verdi recintate più estese d’Europa. In quasi 700 ettari di superficie s’incontra davvero molto: sontuose residenze, insolite sculture, un grandioso palcoscenico internazionale e “abitanti” centenari. E per gli sportivi, il piacere di pedalare vicino a casa.
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La ciclovia del Mella
Sud
Un bell’itinerario ciclabile, tracciato e segnalato a regola d’arte dalla Provincia di Brescia, attraversa la “bassa” dal fiume Oglio al capoluogo, lungo il torrente Strone e il fiume Mella. Un percorso facile grazie all’assenza di dislivelli, degni di nota l’antico centro storico di Verolanuova, e il parco dello Strone.
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Nord
Un facile itinerario adatto a tutti. Il percorso si sviluppa seguendo il corso del fiume Mella e attraversando dapprima i parchi cittadini del capoluogo, poi alternando zone boschivea tratti tra i coltivi della bassa valle.
Grazie all'ottimo lavoro in fase di progettazione ed esecuzione, come la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali, la quasi totalità del percorso in sede propria e le barriere a lato della ciclabile, l'itinerario è fruibile in completa sicurezza anche alle famiglie con bambini.
La ciclopedonale non è completamente terminata, ma percorribile, in un breve tratto a Cavezzane, dove si percorre uno stretto sentiero privo di protezioni a lato del fiume. Fare attenzione all'ingresso a Villa Carcina quando si deve abbandonare la ciclabile in corrispondenza di due cancelli gialli per svoltare a destra verso il cimitero. A lavori ultimati si proseguirà dritto sulla ciclabile già attrezzata, ma che al momento si interrompe alcune centinaia di metri dopo. Per superare il medesimo tratto, ma in direzione sud verso Brescia, appena arrivati alle prime case di Villa Carcina non seguiamo le indicazioni per Brescia, ma svoltiamo a sinistra sulla strada asfaltata fino ad arrivare ad una grande rotonda dove si svolta ancora a sinistra attraversando il fiume Mella (breve tratto contromano di 20 metri dove accompagnamo la bici a mano).
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Bosco Fontana
Percorso di collegamento tra la ciclabile del Mincio e la Riserva Naturale di Bosco Fontana. La riserva è ciò che rimane delle antiche foreste che ricoprivano un tempo tutta la Pianura Padana. Per la sua importanza storica e naturalistica dal 1976 è Riserva Naturale Biogenetica. Quasi al centro della foresta sorge una palazzina seicentesca, fatta costruire da Vincenzo I duca di Mantova, quando la foresta era una riserva di caccia della famiglia Gonzaga. Nei pressi del castello affiora la risorgiva che dà il nome al bosco: la "Fontana", la cui esistenza è nota fin dal XII secolo.
Nella riserva non è possibile accedere con le biciclette.
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Il Mincio dal Garda a Mantova
L'itinerario si snoda prevalentemente su sede propria all'interno del Parco Regionale del Mincio. Al di fuori dei centri abitati non è possibile rifornirsi di acqua.
Da non perdere: il castello di Peschiera, il borgo medievale di Borghetto, la rocca scaligera di Mozambano e le meraviglie artistiche di Mantova.
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Parco Bertone
Itinerario di collegamento tra la ciclabile del Mincio e il Parco Bertone, un parco-giardino romantico, ex residenza estiva tardo-ottocentesca di una nobile famiglia mantovana, i conti D'Arco. Per volere del conte Luigi D'Arco il bosco esistente fu arricchito con diverse essenze arboree esotiche e modellato secondo i canoni del parco romantico, nel quale si alternavano scorci paesaggistici diversi: collinette boscose, sentieri ombrosi, più ariosi spazi a prato, aiuole ornamentali, laghetti artificiali, maestosi alberi di prima grandezza (tra i quali si segnalano un imponente noce nero di circa 270 anni e un esemplare di Gingko Biloba, anch'esso bicentenario, considerato il più alto d'Italia con i suoi 40 metri di altezza).
Aperto al pubblico da inizio marzo a fine ottobre nelle giornate festive, tel. 0376 686676 - 0376 228320
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Il Mincio tra Mantova ed il Po
L'itinerario percorre la ciclovia Destra Mincio lungo gli argini spesso sterrati e non sempre in buone condizioni.Assenti i punti di rifornimento d'acqua fuori dai centri abitati.
Nella prima parte del percorso, che si svolge all'interno del Parco del Mincio, gli aspetti ambientali sono l'elemento più interessante.
L'itinerario termina presso il ponte di Governolo dove si raccorda con la ciclovia Sinistra Po. Da qui si può rientrare a Mantova con l'itinerario Destra Mincio o raggiungere le stazioni ferroviare di Borgoforte (21 km) o di Ostiglia (20 km) seguendo la Sinistra Po.
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Variante S.Giacomo Po-Bagnolo S.Vito
Percorso che collega tra loro gli itinerari della Destra Mincio e della Ciclovia del Po, tra la chiavica Porta Travata a Bagnolo San Vito e San Giacomo Po.
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MiBici - Il corridoio "5"
Il Corridoio "5" è uno degli assi radiali del sistema dei collegamenti ciclabili "MiBici" della Provincia di Milano. Oltre che essere una importante arteria per la mobilità sostenibile, questo itinerario si presta ad una vocazione turistica, poiché inserito nell'ambiente agricolo del nord-est della Brianza.
Numerosi gli spunti di visita per la scoperta del territorio: dal moderno quartiere "Torri Bianche" a Vimercate, al "Ponte di San Rocco", il più antico ponte fortificato lombardo di epoca romana che conserva intatte le sue arcate nella stessa cittadina; dalle curiosità storiche, come la "Morte di Ruginello" ed il luogo di una battaglia pre-risorgimentale, agli ambienti naturali dei Parchi sovracomunali del Molgora e del Rio Vallone.
La partenza del percorso si può raggiungere da Milano percorrendo la ciclabile del Naviglio Martesana sino a Cologno Monzese; per il ritorno, una volta raggiunto l'Adda, si può percorrerne la ciclabile per raggiungere Lecco o Cassano d'Adda per il rientro in treno.
L'itinerario è completamente asfaltato fino a Verderio Inferiore, poi segue l'itinerario 7 del Parco del Rio Vallone su strade campestri.
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Il parco Periurbano di Mantova
Un gradevole percorso che, attraversando il Parco Periurbano di Mantova, compie il periplo dei laghi di Mezzo e Inferiore, regalando viste spettacolari sullo skyline di Mantova. Punto di partenza è Porta Giulia, una delle più belle porte urbiche del Rinascimento, realizzata nel 1549 su progetto di Giulio Romano.
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Tra Mantova ed il Po
Il lungo itinerario si snoda nella zona agricola del basso mantovano, dove gli elementi rurali predominano su tutto il paesaggio.Il percorso offre un interessante collegamento tra gli itinerari ciclabili del Po e del Mincio attraversando la città di Sabbioneta, patrimonio UNESCO.
Rifornimento d'acqua solo negli abitati.
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La ciclabile Destra Mincio
L'itinerario della Destra Mincio fa parte della rete di Eurovelo, e consente una alternativa all'itinerario più conosciuto della Peschiera-Mantova.E' possibile realizzare quindi due itinerari ad anello con partenza da Mantova: uno in direzione nord fino a Pozzolo utilizzando l'itinerario MI01 e uno verso sud con l'itinerario MI02.
Ai cicloturisti con borse al seguito che scendono da Mantova verso il Po, consigliamo di utilizzare questo itinerario poiché evita i tratti con fondo sconnesso lungo l'argine del Mincio dell'itinerario MI02.
Da non perdere il Santuario delle Grazie e il vicino approdo fluviale con bellissime viste sulle aree umide del Mincio. Nella parte a sud di Mantova (dove si passa nelle vicinanze del bellissimo Palazzo Te) da non perdere la Riserva Naturale della Vallazza ed il Parco Archeologico il Forcello.
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La ciclovia del Secchia
L'itinerario ad anello, con partenza da Quistello, unisce le ciclovie Destra e Sinistra Secchia percorrendo le strade arginali. La Sinistra Secchia si svolge in promiscuità con scarso traffico veicolare, la Destra Secchia percorre invece quasi interamente strade chiuse al traffico non autorizzato.
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L'anello di San Benedetto Po
Un breve itinerario ad anello che fa parte della rete della "Ciclovia dei Parchi dell'Oltrepò Mantovano". Il percorso si snoda tra le zone golenali di San Benedetto Po e il Parco Golene Foce Secchia, transitando sulla recente pista ciclopedonale del "Percorso dei Ponti", che corre accanto al Canale della Bonifica Reggiana-Mantovana. Dall'imbocco di questa ciclopedonale e a San Siro è possibile raggiungere la "Ciclovia del Secchia" dirigendosi verso i vicini argini.
Da non perdere a San Benedetto Po la maestosa Abbazia del Polirone che merita una visita.
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La Ciclovia dei Parchi dell'oltrepo mantovano
Un itinerario nell'Oltrepò Mantovano che permette di visitare le numerose aree naturalistiche presenti lungo l'asta fluviale del Po, ma non solo. Come recitano i pannelli informativi disseminati nel territorio percorrendo gli itinerari si ha occasione di "...godere del silenzio, dei profumi e dei colori, apprezzare appieno il paesaggio della pianura e incontrare la gente del posto scoprendone l'ospitalità...".
Le aree incontrate in questo primo itinerario sono: il Parco San Colombano, le Zone di Protezione Speciale di Portiolo e San Benedetto Po, il Parco San Lorenzo. Gradevolissimo il tratto nel comune di San Benedetto Po, di recente attuazione, chiamato "Percorso del Po", dove l'argine del fiume è stato recuperato come pista ciclopedonale.
La vicinanza con il percorso "Destra Po" permette al cicloturista di realizzare anelli di differente lunghezza e complessità.
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Variante Pegognaga
Una variante del percorso "La Ciclovia dei Parchi" che, passando da Pegognaga (stazione ferroviaria), permette di raggiungere il Parco San Lorenzo e la bellissima pieve matildica omonima del XII sec. L'area naturalistica è composta da tre specchi d'acqua ricavati da cave di argilla chiuse negli anni '70 del secolo scorso. In pochi anni queste aree protette hanno richiamato numerose specie di volatili, se ne contano 180, rendendo il parco una delle garzaie più importanti della provincia di Mantova.
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Variante Bezzetti
Un breve itinerario di raccordo tra le ciclovie 5 e 6 che unisce, su strade secondarie scarsamente trafficate, Volta Mantovana a Castellaro Lagusello.
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Da Ponti sul Mincio a Cavriana
Il percorso si snoda su strade secondarie a basso traffico, alternando zone agricole ai piccoli borghi che meritano una visita. Da non perdere i castelli di Mozambano e Ponti sul Mincio, il borgo medievale fortificato di Castellaro Lagusello, la Pieve di Cavriana.
Unendo questo percorso con il corridoio Morenico e la ciclovia del Mincio è possibile effettuare un bellissimo anello della lunghezza di 48 km.
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L'anello di Ponti sul Mincio
Un breve percorso ad anello tra il fiume Mincio e il borgo di Ponti sul Mincio, caratterizzato dal profilo del suo Castello. Le origini della fortezza sono incerte, la sua costruzione viene fatta risalire ad un periodo che va dal XII al XIV secolo e viene attribuita agli Scaligeri che, in questa zona, costituirono il proprio sistema di difesa, a confine con i territori dei Visconti e dei Gonzaga.
E' possibile effettuare una deviazione per visitare anche Forte Ardietti. Il ritorno al punto di partenza avviene lungo la ciclabile del Mincio.
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Sacca-Soave
Itinerario di collegamento tra la ciclovia Destra Mincio e la ciclovia del Mincio tra Sacca e Soave. Lungo il percorso a Maglio è possibile effettuare una deviazione per visitare il Parco Bertone.
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Tra Castellucchio e Mantova
Itinerario di collegamento tra la rete di itinerari ciclabili presenti nel territorio dell'Oglio-Po e la rete provinciale mantovana. Sul breve percorso non mancano gli spunti architettonici, storici e naturalistici. A Grazie sorge il Santuario della Beata Vergine Maria, voluto da Francesco I Gonzaga nel 1399 come voto alla Madonna durante la peste che infieriva sulla città in quegli anni. Tra Grazie e Angeli incontriamo 3 brevi deviazioni (indicate in loco) per punti panoramici sulle aree umide del Mincio e per il monumento ai caduti dell'Aldriga. Angeli è un gruppo di case in riva al Lago Superiore, costruite attorno alla Chiesa di Santa Maria, che mantiene ancora molti caratteri dell'antico villaggio di pescatori.
Poco oltre Angeli il percorso abbandona la ciclabile Destra Mincio per scendere verso la sponda del lago, in un paesaggio di incantevole bellezza e raggiunge Mantova attraversando il Parco di Belfiore.
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L'anello di Ostiglia
Un breve itinerario ad anello che fa parte della rete della "Ciclovia dei Parchi dell'Oltrepò Mantovano". Poco dopo la partenza da Ostiglia, tra i due sottopassi dopo la centrale termoelettrica, possiamo effettuare una breve deviazione (segnaletica in loco) per scendere alla Riserva Naturale di Isola Boschina.
Strade secondarie ci portano quindi al Santuario della Comuna, immerso nel verde della campagna, le cui origini risalgono al lontano 1300. Si costeggia quindi il Canal Bianco, l'idrovia che collega Mantova all'Adriatico, per un lungo tratto fino alla Riserva Naturale Paludi di Ostiglia, l'accesso con le bici è consentito, ma nel periodo Marzo-Settembre alcune aree sono accessibili solo a piedi per non disturbare la nidificazione, eventualmente munirsi di lucchetto per lasciare la bici all'ingresso. Dopo la visita (a/r 6 km ca. vedi itinerario dedicato) si rientra a Ostiglia.
Il percorso si snoda per lunghi tratti su strade secondarie in promiscuità con il traffico veicolare che, seppur scarso, ci impone di prestare attenzione.
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Le Paludi di Ostiglia
La Riserva naturale Paludi di Ostiglia è ciò che resta del vastissimo sistema palustre delle Valli Grandi Veronesi, la cui opera di bonifica è iniziata nel 1850 e si è protratta fino agli anni '70 del secolo scorso. Proprio a causa delle bonifiche la palude di Ostiglia è un raro esempio di palude pensile: il livello delle sue acque si trova a un'altitudine superiore rispetto al territorio circostante, per questo motivo è circondata da argini ed è alimentata artificialmente.
Nell'area protetta trovano riparo 175 specie di uccelli e alcuni habitat molto rari che ne hanno determinato il riconoscimento a livello europeo e fa parte delle Oasi LIPU.
Non uscire dai sentieri segnalati durante la visita, l'accesso con le bici è consentito, ma nel periodo Marzo-Settembre alcune aree sono accessibili solo a piedi per non disturbare la nidificazione.
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La Muzza tra Cassano e Lodi
Percorso in cui dominano gli aspetti ambientale e agricolo della fertile pianura lombarda. Per quasi 2/3 l'itinerario si svolge su strade sterrate con poca ombreggiatura. Da vedere: Villa Borromeo a Cassano d'Adda; il Duomo, Piazza della Vittoria e la Chiesa dell'Incoronata a Lodi.
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Il Naviglio Grande di Milano
L'itinerario percorre il tratto finale del Naviglio Grande, il più antico dei canali che formano il sistema dei navigli milanesi. Iniziato nel 1177 fu reso completamente navigabile nel 1272. L'importante via di comunicazione è ora soffocata dalla forte urbanizzazione, e talvolta il percorrerlo in bici può risultare disagevole.
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La ciclovia del fiume Oglio
1a tappa
L'itinerario ciclabile, ben segnalato dalla Provincia di Brescia, prende avvio dal Lago d'Iseo e, attraversati i rilievi della Franciacorta, corre parallelo al fiume Oglio fino a intersecare i percorsi ciclabili della Via Carolingia e della Bassa Bergamasca a Calcio.
La mancanza di un servizio ferroviario regolare lungo la linea Palazzolo-Paratico, gestita dalle Ferrovie Turistiche Italiane, costringe a percorrere in andata e ritorno il tratto iniziale tra queste località, portando la lunghezza complessiva dell'itinerario a 41 km.
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2a tappa
Il percorso, unendo gli itinerari della Bassa Bergamasca e del Mella, si svolge prevalentemente su strette strade asfaltate chiuse al traffico non autorizzato. Nel tratto tra cascina Malpaga e Barco manca la segnaletica e il fondo è adatto a bici ibride e Mountain Bike.
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3a tappa
La terza tappa del lungo itinerario che, dal Lago d'Iseo segue il corso del fiume fino alla confluenza con il Po,prende avvio dalla stazione di Robecco d'Oglio per giungere in località Ponte sull'Oglio ad Acquanegra sul Chiese.
Se per gli spostamenti utilizziamo il servizio bici+treno, troviamo una stazione ferroviaria a Canneto sull'Oglio, 13 km prima della località di arrivo.
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L'anello dell'Oglio Sud
L'itinerario ad anello si presta ad essere parte integrante della lunga ciclovia del fiume Oglio.Il percorso in riva sinistra si allunga nelle campagne passando da due piccoli gioielli architettonici della provincia: il trecentesco Castello di Redondesco, tra i meglio conservati del mantovano, e la Corte Castiglioni a Casatico, splendido esempio di residenza di campagna del XV sec.
Il percorso in riva destra è più diretto e si snoda prevalentemente sull'argine sterrato.
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La ciclabile dell'Olona
Un bellissimo percorso immersi nella natura di una valle poco conosciuta, ricca di testimonianze storiche recenti, come la la linea ferroviaria dismessa della Valmorea, e molto più antiche, come le rovine di Castelseprio ed il Monastero di Torba, siti UNESCO.
La ciclabile dell'Olona è interessata per un breve tratto nei pressi di Solbiate Olona (vedi Road Book) dai lavori di realizzazione della Pedemontana (chiusura prevista cantiere 2013).
N.B. Il trasporto biciclette e' consentito su tutti i treni LeNORD (escluso Malpensa Express) nei giorni di sabato e festivi. Inoltre è consentito anche dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 e dalle 20 a termine del servizio. Consultare gli orari della tratta interessata.
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Il Naviglio Pavese
L'itinerario segue il percorso del Naviglio Pavese da Milano al Ticino. Sono assenti lungo il percorso punti per rifornirsi d'acqua. La costruzione del canale è durata quasi cinque secoli; da visitare lungo il percorso la monumentale Certosa di Pavia.
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La piana di Chiavenna
Andata
La segnaletica del percorso è predisposta per effettuare un interessante itinerario di andata e ritorno, con due anelli all'interno della piana di Chiavenna (vedi descrizione). Sono presenti ancora due cantieri lungo la ciclovia, comunque già percorribile, il termine dei lavori è previsto per giugno 2008.
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Il ritorno
Il percorso di ritorno della piana di Chiavenna con le due varianti ben segnalate.
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Il Po tra Lodigiano e Cremonese
L'itinerario si sviluppa prevalentemente su strade arginali tra il basso lodigiano, il Parco Adda Sud e la città di Cremona.Al di fuori dei centri abitati non è possibile rifornirsi di acqua.
Da vedere: Villa Stanga a Crotta d'Adda, il castello di Maccastorna, il centro storico di Cremona.
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La Golena del Po
L'itinerario percorre argini, strade alzaie e vicinali all'interno del Parco Sovracomunale della Golena del Po.Molto ben segnalato, il percorso attraversa il tipico ambiente fluviale padano caratterizzato da estese coltivazioni di pioppi, zone umide e piccoli borghi agricoli.
Rifornirsi di acqua alla partenza.
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La confluenza tra Oglio e Po
L'itinerario si sviluppa lungo la sponda sinistra del Po prevalentemente su strade arginali chiuse al traffico.Attraversando il paesaggio, prevalentemente agricolo, si incontrano i centri di Viadana, Pomponesco, Dosolo e Cizzolo fino al Parco Regionale Oglio Sud.
Al di fuori dei centri abitati non è possibile rifornirsi di acqua.
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La Ciclovia Sinistra del Po
L'itinerario percorre le strade arginali scarsamente trafficate della sponda sinistra del Po. Da vedere: a Governolo le antiche chiuse e la parrocchiale sul fiume, a Ostiglia Palazzo Foglia e Palazzo Bonazzi-Cavirani.
Assenti al di fuori dei centri abitati i punti di rifornimento d'acqua.
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Il Po nelle terre Matildiche
L'itinerario si sviluppa lungo la sponda destra del Po su strade arginali parzialmente chiuse al traffico. Da non perdere: le Oasi naturalistiche "palude di Ostiglia" e "Isola Boscone" a Carbonara di Po; le chiese e le fortificazioni Matildiche disseminate sul territorio.
Fuori dei centri abitati non è possibile rifornirsi di acqua.
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La ciclovia Destra del Po
Il percorso si snoda interamente sulle strade arginali della destra orografica del fiume Po.Gli argini sono aperti al traffico, molto scarso, e sono chiusi al traffico non autorizzato solo in alcuni punti e in alcuni periodi dell'anno. Da Revere a Quingentole sono chiusi al traffico solo il Sabato e la Domenica da fine Aprile a fine Agosto.
Da San Benedetto Po, dove merita una visita la maestosa Abbazia del Polirone, al ponte nei pressi di Borgoforte, il percorso si svolge in promiscuità con il traffico, anche qui molto scarso. Questo è il tratto più suggestivo, con splendide viste sul grande fiume, merita una sosta la zona del Manico di Paiolo.
Il tratto finale fino a Luzzara si snoda prevalentemente su strade bianche che lambiscono il Parco Naturale di San Colombano.
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Il Parco Agricolo Sud Milano
L'itinerario ad anello offre piacevoli spunti di visita di un territorio che, già a partire dal Medio Evo, è stato ampiamente modificato dall'uomo, un paesaggio costruito, come scriveva C. Cattaneo: "Pianura tutta smossa, e quasi rifatta dalle nostre mani".
In primo le opere idrauliche, realizzate a scopi militari, agricoli, e come di vie di commercio e di comunicazione. Poi l'architettura, ogni borgo attraversato conserva piccole sorprese, dalle pievi, ai castelli e alle cascine fortificate.
Il percorso, nella sua parte settentrionale, è anche spunto per fare la conoscenza dei prodotti agricoli di questo territorio, numerose sono infatti le aziende agricole dove si può fare acquisti a km 0.
Le lunghe piste ciclabili non sempre sono collegate tra loro, fare attenzione ai tratti in promiscuità con il traffico veicolare che in alcuni orari può essere anche molto intenso, in particolare nella zona attorno a Locate Triulzi.
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Da Gaggiano a Badile
Probabilmente il miglior percorso per conoscere i pregi ambientali del Parco Agricolo Sud Milano. Molto breve, ben segnalato ed in completa sicurezza è adatto anche a famiglie con bambini. Bellissimi gli scorci con rogge e canali che accompagnano sempre il ciclista, la Riserva naturale del lago di Boscaccio e l'isolata Madonna del Dosso, dove i cicloturisti possono sostare all'ombra degli alberi che la circondano.
Si può allungare il percorso realizzando un anello di 38 km che, dalla darsena di Milano, percorre il Naviglio Pavese fino a Badile, da qui si segue l'itinerario descritto fino a Gaggiano, per rientrare a Milano lungo il Naviglio Grande.
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La Lomellina tra Pavia e Vigevano
​L'itinerario unisce l'interesse paesaggistico a quello culturale. Spendidi e suggestivi sono, infatti, gli scenari offerti dall'attraversamento del Parco dei Ticino lungo il Sentiero E1; mentre i centri storici di Pavia e Vigevano e la Sforzesca di Gambolò non celano certo i loro angoli più preziosi.
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Vigevano - Mortara
L' itinerario attraversa il territorio settentrionale della Lomellina, le colture agricole si alternano a borghi ricchi di storia e tradizioni. Dalla ciclabile del Naviglio Sforzesco si toccano i centri di Buccella e Villareale, dopo Cassolnovo incontriamo i castelli di Villanova e Vignarello, superata Gravellona si giunge a Mortara.
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Da Mortara a Lomello
L'itinerario attraversa la zona delle garzaie, ciò che rimane delle paludi che un tempo occupavano questa porzione di territorio. Notevole è la presenza di testimonianze artistiche: Mortara, Breme, Sartirana e Lomello conservano infatti interessanti edifici storici. Pernottamento possibile solo a Sannnazzaro.
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Lomellina, tra il Po e la pianura
L' itinerario attraversa il territorio meridionale della Lomellina e la zona del Siccomario, un'area un tempo ricoperta dal mare. Nella prima parte del percorso si attraversa una azienda faunistica, consigliamo pertanto, nei mesi di apertura della caccia, di seguire il percorso alternativo indicato nella descrizione.
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Tra Vigevano e Sforzesca lungo il sentiero E1
Un facile anello all'interno del Parco del Ticino, lungo un tratto del sentiero E1, che unisce Capo Nord alla Sicilia. Diversi gli spunti di interesse presenti sul percorso: ambientale, per i boschi e le zone umide sul Ticino; storico e architettonico, per gli edifici del centro di Vigevano e la centrale del primo novecento dell'Enel.
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La Via Verde della Battaglia
La "Via Verde della Battaglia" è un esempio di corridoio verde costruito a regola d'arte, che entra nel cuore di Pavia. E' l'aspetto più originale del breve itinerario, che permette di godere delle attrattive del percorso: dalla Certosa al centro storico di Pavia. Si ritorna lungo la ciclabile del Naviglio Pavese.
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Il Parco del Rio Vallone
Il divertente itinerario n.1 del Parco del Rio Vallone si sviluppa all'interno della fascia boschiva che contorna il corso del piccolo corso d'acqua. Il percorso ne interseca altri presenti nella zona, come quelli del Canale Villoresi, del Naviglio Martesana, il "Corridoio 5", creando la possibilità di realizzare 8 itinerari ad anello di diversa lunghezza e difficoltà.
Altri 7 brevi itinerari sono ben segnalati all'interno dei confini del Parco del Rio Vallone, tutti su strade campestri o sentieri ben battuti, facilmente percorribili anche da biciclette ibride.
Prestare attenzione al sottopasso della A4 nei pressi di Masate, poichè il terreno è franoso. Il rientro può avvenire lungo la ciclabile del Naviglio Martesana verso la stazione di Cassano d'Adda (km 9).
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La ciclovia della Strada Regina
Il percorso segue il tracciato della vecchia Castelleonese da Cremona a Soresina, in un contesto prevalentemente agricolo, ma dove non mancano gli spunti di interesse architettonico, come i castelli di Breda de' Bugni, di Annicco e di Grontorto.
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Le colline Comasche - Parco Spina Verde
L'itinerario attraversa un lembo del Parco della Spina Verde e percorre i verdi rilievi comaschi per proseguire, nella seconda parte, all'interno del Parco del Lura. Sulle Ferrovie Nord Milano nei giorni lavorativi è necessario sistemare la bicicletta in una sacca apposita, essendo consentito il trasporto bici solo nel week-end.
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http://stezzanobiker.altervista.org/val ... index.html

La ciclovia dei Parchi (Milano)
L'itinerario unisce il Parco del Lura al Parco Nord Milano, attraversando gli ultimi lembi delle antiche brughiere rappresentati dal Parco delle Groane. Sulle Ferrovie Nord Milano nei giorni lavorativi è necessario sistemare la bicicletta in una sacca apposita, essendone consentito il trasporto solo nel week-end.
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Il Parco del Ticino
L'itinerario attraversa uno dei parchi fluviali più belli d'Europa, dove gli aspetti naturalistici si intrecciano con la storia. Infatti nel VI secolo a.C. fioriva sulle sponde del fiume la civiltà del ferrodi Golasecca; più recenti le ville patrizie allineate lungo il Naviglio Grande, destinate alla villeggiatura della nobiltà milanese.
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Il Sentiero del Giubileo
II "Sentiero del Giubileo" è stato ideato dalla Regione Lombardia in collaborazione con il Politecnico di Milano e con l'Azienda Regionale delle Foreste. Il percorso, realizzato nel 2000, ripropone l'antica via medievale utilizzata dai pellegrini diretti a Roma per celebrare il Giubileo ed ottenere l'indulgenza plenaria.
Il percorso si svolge prevalentemente sui sentieri all'interno della zona boschiva del Parco del Ticino, da non perdere la bellissima zona naturale della Lanca di Bernate e le viste sul fiume.
E' possibile realizzare un grande anello di oltre 60 km ritornando al punto di partenza lungo la pista ciclopedonale del Naviglio Grande. Fare attenzione ad alcuni tratti esposti per l'erosione fluviale nel tratto iniziale del percorso.
N.B. Il trasporto biciclette e' consentito su tutti i treni LeNORD (escluso Malpensa Express) nei giorni di sabato e festivi. Inoltre è consentito anche dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 e dalle 20 a termine del servizio. Consultare gli orari della tratta interessata.
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Il sentiero E1 da Sesto Calende a Turbigo
Straordinario itinerario tutto all'interno della zona boschiva del Parco del Ticino, il percorso proposto segue in larga parte il sentiero E1, che attraversa l'Europa da Capo Nord a Capo Passero (Sicilia)per una lunghezza di circa 4.200 km.
L'E1 in alcune parti si sovrappone alla lunga pista ciclabile del Ticino (vedi itinerario TI01), per questo motivo l'itinerario presentato si discosta in alcuni punti dal percorso originale, seguendo altri sentieri segnalati all'interno del Parco, per permettere di realizzare anelli di diversa lunghezza e difficoltà.
Il primo tratto è in comune con l'Ipposidra (vedi itinerario TI04), questo tratto per il fondo sconnesso è adatto solo a Mountain Bike, consigliamo a chi possiede una bici ibrida di percorrere la ciclabile da Sesto Calende fino alla diga del Panperduto, da qui i sentieri sono percorribili anche con bici ibride.
L'itinerario, incrociando in più punti la ciclabile del Ticino, può essere accorciato a piacere, se si intende ritornare al punto di partenza lungo la ciclabile asfaltata occorre pedalare per altri 30 km.
N.B. Il trasporto biciclette e' consentito su tutti i treni LeNORD (escluso Malpensa Express) nei giorni di sabato e festivi. Inoltre è consentito anche dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 e dalle 20 a termine del servizio. Consultare gli orari della tratta interessata.
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L'Ipposidra, la ex-ferrovia a cavallo
L'itinerario ripercorre il tracciato della antica "Ipposidra", o ferrovia della barche, realizzata a metà dell'Ottocento per trainare i barconi che risalivano il Naviglio Grande ed il Ticino verso il Lago Maggiore. Lungo le rotaie i barconi, trainati con la forza dei cavalli, impiegavano 6 ore anziché 20 giorni, per coprire il tratto controcorrente tra Tornavento e Sesto Calende.
L'Ipposidra fu presto abbandonata dopo la costruzione della linea ferroviaria a vapore Sesto-Milano, realizzata solo 11 anni dopo. Dell'antico manufatto restano poche tracce, ma ancora oggi visibili, soprattutto le imponenti massicciate e i resti dei ponti.
L'Ipposidra temina nei pressi della centrale di Tornavento, l'itinerario proposto prosegue fino alla stazione ferroviaria di Castano Primo, ma è possibile rientrare a Sesto Calende percorrendo la ciclabile asfaltata del Ticino (itinerario TI01).
Il tracciato è molto sconnesso in alcuni tratti e, pur non presentando eccessivi dislivelli, il percorso è consigliato solo per le Mountain Bike.
N.B. Il trasporto biciclette e' consentito su tutti i treni LeNORD (escluso Malpensa Express) nei giorni di sabato e festivi. Inoltre è consentito anche dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 e dalle 20 a termine del servizio. Consultare gli orari della tratta interessata.
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Dal Ticino al Seprio
Il lungo percorso unisce due itinerari del Parco del Ticino: il Sentiero Strona ed il Ticino-Seprio. All'interesse naturalistico, il percorso si svolge prevalentemente all'interno di boschi e lambisce le Oasi dei Fontanili e quella di Boza, si aggiunge l'interesse storico con l'Oratorio campestre dei SS. Cosma e Damiano del XII sec. e l'area archeologica di Castelseprio patrimonio UNESCO, con la chiesa di Santa Maria Foris Portas del V-VI sec.
L'itinerario è molto impegnativo, non per i dislivelli caratterizzati da strappi che, sebbene molto ripidi, sono brevissimi e facilmente superabili spingendo la bici a mano per chi non fosse allenato, ma per le difficoltà di orientamento. Una attenta opera di vandalismo ha infatti privato il percorso della segnaletica proprio nei punti dove essa era indispensabile, lasciando solo i paletti infissi nel terreno.
Anche il largo guado dello Strona a circa 14 km dalla partenza (pedalabile con rapporti molto corti) va affrontato con la certezza di bagnarsi i piedi. Si può dividere il percorso spezzando l'itinerario a Cavaria con Premezzo (km 28) dove è presente una stazione ferroviaria.
N.B. Il trasporto biciclette e' consentito su tutti i treni LeNORD (escluso Malpensa Express) nei giorni di sabato e festivi. Inoltre è consentito anche dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 e dalle 20 a termine del servizio. Consultare gli orari della tratta interessata.
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Il Sentiero Valtellina
1a tappa
In questa prima tappa del Sentiero Valtellina ad oggi (aprile 2008), si è costretti a percorrere, dopo Talamona, un pericoloso tratto di Statale 38 a causa di una frana in località Desco. Le pendenze sono sempre molto moderate eccetto le brevi salite per accedere a Morbegno, Talamona e Colorina.
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2a tappa
La seconda tappa del Sentiero Valtellina si svolge quasi interamente in sede propria o su strade con scarsissimo traffico veicolare. La pendenza regolare e mai eccessiva del percorso rende agevole la risalita della valle, che offre notevoli spunti di interesse storico, naturale e paesaggistico.
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La ciclovia della Val Bregaglia
La ciclovia risale la bellissima valle affrontando talvolta brevi strappi, impegnativi i due km di salita dopo S. Croce. Per il ritorno si possono percorrere le due varianti segnalate nella descrizione (una sarà agibile dal giugno 2008). L'ottima segnaletica indica anche i punti di interesse situati in prossimità del percorso. Dalla dogana con il confine svizzero l'itinerario ciclistico prosegue in territorio elvetico fino a Casaccia (20 km).
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La verde Valganna
Dopo il tratto panoramico del lago di Lugano, ripercorriamo il tracciato dell'antica ferrovia che univa Ponte Tresa a Marchirolo e la verde Val Ganna fino a Varese. Molto interessante è la visita alla Badia di San Gemolo. Per il traffico intenso in alcuni tratti, sconsigliamo l'itinerario alle famiglie con bambini.
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Fonte: Lombardia in bicicletta
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
Lapide sul Monte Grappa - Pedalata del 2 agosto 2014
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