Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

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MaxMarkson
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Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Mi permetto di riportare qui il diario di quello che ritengo un piccolo grande traguardo che ho raggiunto questa settimana. Come detto nel topic di presentazione sono un amatore recente, quindi per me superare i 25km in mtb (anche se piuttosto pianeggianti, su sterrati facilerrimi) è un ottimo risultato.
Martedì 3 e Mercoledì 4 avevo due giorni di ferie programmati da tempo, infatti era in progetto di partire da casa mia ed arrivare a Bellagio in sella alla mia bicicletta e accompagnato dalla mia ragazza. Il risultato? Il racconto del viaggio che trovate qui sotto :)

Diario di una gita: Crespi (Bergamo) - Bellagio (Como), andata e ritorno in sella!
L'idea nacque anni fa, quando così per gioco io e la mia ragazza risalimmo il fiume Adda fino ad arrivare a Lecco in una sola giornata. All'epoca eravamo più giovani ed allenati, nonostante ora siamo più "vecchi" e meno allenati abbiamo voluto onorare quel progetto di partire da Crespi, risalire l'Adda e successivamente quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene ininterrotte di monti...(cit.) fino ad arrivare a Bellagio, quindi tenendo sempre il fiume/lago alla nostra destra.
Visto che pensavamo che l'impresa fosse molto più ardua avevamo deciso di pernottare a Bellagio e quindi fare l'andata un giorno e il ritorno il successivo. Ora non so se l'idea è stata delle migliori, infatti il lato negativo del pernottare sul lago (oltre al fattore economico) è che è necessario portarsi dietro un sacco di roba pesante come vestiti e razioni per i due giorni. Questo comporta zaini ingombranti e, soprattutto, pesanti con il conseguente rallentamento per affaticamento.

Ma veniamo alla giornata: partenza poco prima delle 10, purtroppo inconvenienti tecnici non ci hanno permesso di partire prima. Ecco i bolidi e i "ciclisti" pronti alla partenza:

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I bolidi rombano pieni di energia

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I ciclisti pronti alla partenza!

La gita inizia in discesa...nel vero senso della parola perché invece di andare a Trezzo e partire da lì si decide di partire da Crespi, quindi si scende al paese seguendo le indicazioni per l'Osteria da Mualdo e si supera la sbarra che blocca il passaggio delle auto. Da lì per molti chilometri non avremo più da preoccuparci dei mezzi motorizzati. Si procede per un breve pezzetto sulla strada asfaltata e si arriva al ponticello che attraversa prima un piccolo canale e poi l'Adda vero e proprio, ponte che collega Crespi a Concesa. A questo punto abbiamo il fiume sulla destra, un'unica via sterrata di fronte ed energie da spendere...la parte divertente della gita inizia qui!
Dopo pochi minuti di pedalate si arriva alla centrale Enel di Trezzo sull'Adda, dopo la centrale inizia un lunghissimo pezzo di strada larga e battuta che durante i week-end è sempre piena di persone a piedi e in bici, fortunatamente noi siamo andati di martedì quindi non dovevamo evitare nessuno!

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La centrale Enel

Questa non sarà l'unica centrale che si incontra lungo il percorso, infatti grazie alla portata del fiume sono numerosi i punti in cui sono stati installati questi centri di produzione energetica green. Dopo la Enel di Trezzo troviamo molte centrali della Edison all'altezza di Cornate d'Adda, Pozzo d'Adda e via.

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Scorcio della centrale Edison all'altezza di Cornate d'Adda

Quando si incontra la seconda centrale Edison, all'altezza di Pozzo d'Adda, si passa su un ponticello sul canale di scolo. Superata la centrale si ritorna sul lato di prima e si prosegue. I canali sono particolari, caratterizzati dal sistema di chiuse progettate da Leonardo da Vinci nel Rinascimento.

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Una delle chiuse di Leonardo

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Un'altra delle chiuse di Leonardo, vicino al Santuario (vedi sotto)

A questo punto la strada sale un pochino e ci porta al Santuario della Madonna della Rocchetta che non si capisce bene se rimane sotto Pozzo o sotto Cornate. Comunque sia la strada prosegue tra il canale, che ad un tratto si prosciuga, e il fiume offrendo in alcuni punti degli scorci sulle rapide che si formano. Delle rapide non ho le foto perché la vegetazione non lo consentiva.
Superate le rapide il fiume si ingrossa anche grazie ad una diga e di fronte al ciclista si erge, in tutta la sua imperiosità, il ponte di Paderno che collega Calusco d'Adda con, appunto, Paderno d'Adda.

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Il ponte di Paderno


Il sentiero scorre tranquillo immerso nel bosco, il silenzio viene interrotto solo da qualche verso di anatra. Un senso di pace e tranquillità riempie lo spirito e fa godere appieno il viaggio. Tutto questo fino all'arrivo a Imbersago dove il sentiero si interrompe per lasciare spazio alla banchina del paese dove attracca l'Addarella, il sistema di "navigazione" che permette di attraversare il fiume. Indovinate chi ha progettato questo sistema? Esatto, proprio lui...Leonardo!

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Il cartello a Imbersago

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L'Addarella all'opera

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Poesie ad Imbersago

Superato Imbersago, dopo aver fatto una meritata merenda, si riprende un tratto sterrato e dopo pochi chilometri si giunge a Brivio. Questo tratto di strada è molto carino, tutto immerso nel bosco con alcuni ponticelli che permettono di superare piccoli canali che creano laghetti artificiali.
Il tratto appena dopo Brivio non è esaltante, il fiume rimane sempre sulla destra però a sinistra si vedono campi e fabbriche. Oltretutto, al contrario dei tratti appena passati, bosco non c'è; esiste solo una fila di alberi tra la strada e il fiume, purtroppo il sole arriva da sinistra quindi quel breve tratto è particolarmente fastidioso se affrontato (come successo a noi) tra le 11 e le 13.

Superato questo tratto la vista è spettacolare:

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Vista del fiume all'altezza di Airuno

Poco più avanti si può dire di essere arrivati al lago. Infatti si arriva ad Olginate, dove si incontra il primo ponte per andare sulla sponda dove si trova Lecco, e dove il fiume inizia ad allargarsi e a prendere forma di lago (cit. storpiata). Proseguendo lungo la costa il fiume si allarga davvero dando origine al Lago di Garlate. In questo momento ci si trova sulla sponda di Garlate, dall'altra parte del Lago si può scorgere Vercurago dove di solito, in estate, andiamo a passare la giornata tranquilla al fresco.

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Vista di Vercurago da Garlate

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Cigni a Garlate

Siamo arrivati nel parco alle 12:45, quasi 3 ore dopo la partenza...è giunta l'ora di pranzare! Trovata una panchina ci siamo seduti e ci siamo sbaffati i panini, bevendo un po' d'acqua siamo riusciti ad alleggerire un minimo gli zaini che erano veramente pesanti.

Usciti dal parco di Garlate il Lago torna fiume per un breve tratto. Per proseguire è obbligatorio fare un pezzettino di strada lungo la Via Statale fino a Pescate, qui una pista ciclopedonale piastrellata permette di tornare al riparo dalle macchine fino a quando il fiume non diventa ufficialmente Lago di Como (ramo di Lecco). Questo tratto è quello descritto da Manzoni nel primo capitolo de "I Promessi Sposi":
...vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor piú sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni...
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Il ponte che congiunge le due rive

Fossi stato meno ignorante magari sarei riuscito ad amalgamare meglio Manzoni alla nostra gita, purtroppo vi dovete accontentare di quello che passa il convento della monaca di Monza :p

Da questo momento fino a Bellagio non ci sono più foto. Purtroppo da Malgrate siamo stati obbligati a proseguire sulla strada statale. Giunti a Patè speravamo di tornare sullo sterrato lungo il fiume ma era impossibile passare per via delle cave quindi abbiamo dovuto proseguire sulla Strata Statale 583. questa strada prevede l'attraversamento di due gallerie, la prima piuttosto lunga; fortunatamente non c'erano molte macchine in giro e non abbiamo corso pericoli e non siamo stati intossicati troppo, tuttavia penso che in orari di punta non sia la strada più bella da fare. L'unico lato positivo è che in quel momento sapevamo esattamente dove eravamo e potevamo seguire i cartelli che indicavano Bellagio.

Superate le gallerie mancano "solo" 13 chilometri all'arrivo...probabilmente i più duri per noi. Infatti sono continue salite e discese, non impegnative, ma se affrontate dopo aver già fatto più di 40 chilometri senza allenamento e con 10 chilogrammi di zaino in spalla diventano grossi ostacoli da superare. Pedalando con il "rampino" e in alcuni casi portando la bici a mano (non per le pendenze ma sempre per le gambe secche, soprattutto quelle della mia ragazza :p ) siamo arrivati fino alla collinetta appena prima di Bellagio...gioia e allegria sono le sensazioni provate nell'affrontare l'ultimo chilometro tutto in discesa...dopo ore e ore di viaggio, con i sederi e le gambe doloranti siamo finalmente arrivati a Bellagio risalendo l'Adda e il Lago...

SI...PUÒ...FAREEEEEEEEEEEEEEE!!!

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Eccoci, stremati ma felici, a Bellagio!!!

Dopo un gelato ci siamo diretti all'albergo, distante circa 1.5 chilometri dal centro città dove finalmente ci siamo riposati e lavati.

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Qualcuno non ce la fa più

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Riepilogo della strada percorsa

Dopo una notte di temporale e pioggia ininterrotta per 10/11 ore dovevamo ripartire. Alle 6:40 eravamo entrambi svegli, preoccupati della strada da ripercorrere sotto l'acqua. Abbiamo iniziato a consultare compulsivamente i siti meteo per cercare buone notizie, 3bmeteo diceva che alle 8 avrebbe smesso di piovere restando però molto nuvoloso.
L'idea iniziale, prima del temporale, era di andare a fare colazione subito alle 8 e ripartire per le 9 vista la lunghezza del viaggio che ci attendeva. In quel momento però eravamo più propensi a cercare vie alternative, soprattutto per non dover fare quelle fastidiose salite e discese con l'asfalto bagnato e gli zaini ancora carichi pronti a sbilanciarci.
Per questo motivo abbiamo deciso di affidarci al treno. Da Bellagio non ci sono treni diretti verso casa: bisogna andare a Varenna con il traghetto, da Varenna si arriva a Lecco e da Lecco si prende il treno per Bergamo. A quel punto, per preservare l'onore, abbiamo deciso di utilizzare il treno solo da Varenna a Lecco; una volta in città decidere il da farsi in base alle condizioni climatiche.

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Foto fatte dal traghetto

Arrivati a Lecco abbiamo visto che il tempo era migliore, cielo coperto che non minacciava pioggia così abbiamo deciso di ripartire con le nostre due ruote. Dopo aver attraversato il centro, partendo dalla stazione, ci siamo immessi su Corso Bergamo per tornare a casa. A Vercurago ci siamo fermati per stare un po' al lago e mangiare un boccone visto che ormai era quasi mezzogiorno.

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Panoramica della sponda

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Felicità

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Garlate vista da Vercurago

Dopo la pappa siamo ripartiti, il piano era di arrivare a Cisano Bergamasco, prendere per Villa d'Adda e da lì ridiscendere lungo la "Rivierasca" fino a Capriate. Ormai eravamo su quella strada quindi non potevamo che raggiungere Cisano lungo una strada che abbiamo scoperto essere fin troppo trafficata fra auto e camion. All'altezza di Bisone abbiamo tagliato per Brivio lungo una via secondaria che attraversa la località Tre Fontane e che porta a Sosta.
Lì abbiamo deciso di proseguire direzione Brivio, abbiamo attraversato il paese e ripreso la via che costeggia l'Adda fino a Crespi.

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Una nutria in un canale zona Paderno

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Incantata dai cigni

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Primo piano di un cigno

Finalmente, all'alba delle 15:30 circa, siamo rientrati a casa. Del ritorno non ho la traccia GPS ma, stando a quanto dice Google Maps, il ritorno dovrebbero essere stati 37.4 chilometri per un totale di circa 93 chilometri di pedalata. Rigorosamente senza allenamento :)
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da Mù7 »

Complimenti e grazie per aver voluto condividere.
Però non la racconti giusta. Magari non saranno allenamenti, ma qualche km in bici bisogna averlo nelle gambe per fare, seppur senza fretta, quello che avete fatto voi.
Se c’è una cosa che la morte non può soffrire, è che si rida di lei. Una buona risata può fregare qualsiasi handicap (C. Bukowski)
MaxMarkson
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Io personalmente si, qualche chilometro ce l'avevo ma nemmeno troppi. Sono un tipo sportivo, non riesco a stare fermo quindi qualcosa lo faccio sempre ma la bici l'ho tirata fuori a metà Maggio proprio per cercare di prepararmi un pochino...avrò fatto 50km in 3 settimane :oops:
La mia ragazza no, e infatti ha patito le pene dell'inferno. Ad un certo punto mi sono caricato in spalla anche il suo zaino per riuscire ad avanzare un po' senza farla faticare troppo.

Arrivati a casa mi ha confessato che non vuole più salire su una bici per i prossimi 6 mesi :34xx:

Però la ammiro...non so quante ce ne siano pazze/coraggiose come lei :-D
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da TARTA »

bel giro, affaticante per la totalità dei km, quelle zone le conosco benissimo, mi hanno visto crescere...
ottimo anche il report corredato da belle foto sia del percorso ma anche di quello che lo circonda,
un'altra dimostrazione che quando sali su di una bici, fatichi poi a scendere...
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Grazie per il commento :-D
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mauroc
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da mauroc »

Complimenti! Bravi!
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Denkiù :-D
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Ramos
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da Ramos »

Bel reportage!!! Bravi .... e buone pedalate successive!
:ciaxx: :ciaxx:
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Grazie mille Ramos :)
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Axel
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da Axel »

complimenti per il giro sopratutto per averlo affrontato quasi senza allenamento,pedalata epica sopratutto per lei,visto il mezzo non proprio eccezionale avrà fatto una bella fatica.
continuate così :corxx:
La bici e la vita hanno lo stesso principio devi continuare a muoverti per stare in equilibrio
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Eh si, poverina...gli ultimi 10km del ritorno era una pausa ogni 5 minuti perché proprio non ce la faceva più :impxx:
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Michele Zampieri
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da Michele Zampieri »

Veramente bravi, anch'io non posso che aggiungermi ai complimenti anche per via della passione che si respira leggendo le vostre righe.

:happxx: :happxx: :happxx:
Michele
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da gigi.ultra »

:appxx: :appxx: :appxx: veramente un bel giro :appxx: :appxx: :appxx:
NEL DUBBIO, ACCELLERA.
MaxMarkson
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da MaxMarkson »

Grazie ancora :)

:appxx:
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CHARLIEMIKE
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da CHARLIEMIKE »

Bella passeggiata e bella presentazione.
Continua così a .. fare gamba. Serve molto nel percorso di crescita. :appxx:
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Daved.88
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Re: Un piccolo grande traguardo: Crespi (BG) - Bellagio (CO)

Messaggio da Daved.88 »

Bella pedalata! :)
Io questa settimana volevo partire da Mozzanica ed arrivare a Bellagio ,entrando a Canonica nel Parco Adda Nord, risalendo lungo la sponda ovest dell'Adda e facendo magari una tappa a Lecco, per poi passar la notte a Bellagio magari in campeggio (tenda in spalla).
Volevo sapere, da Lecco/Lago di Garlate, come raggiungo Bellagio? Cè qualche strada sterrata da percorrere o tutta su strada asfaltata seguendo i cartelli x le auto? Son salite fattibili da un ragazzo mediamente allenato? (Ho 700km estivi nelle gambe).
Grazie mille,
Davide.
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