La Signora "ARERA"

[Fra]

Il sole e l’azzurro di lunedì mattina sono un vero schiaffo morale dopo un week end piuttosto uggioso e instabile.
Quale modo migliore per cogliere appieno il valore intrinseco nel “Carpe diem” se non strappando l’ennesimo permesso con la scusa che “ insomma le montagne, maaaa le hai viste???….”
Poi sai ti trovi a scovare le troppe coincidenze “martedì si prevede di nuovo sole e azzurro, e guarda caso proprio martedì è il giorno del nostro anniversario di matrimonio, vuoi non poter vivere delle tue passioni in giorni così…”
Trovata resistenza alcuna da parte del solito compagno di marachelle, ecco che martedì mattina ci si trova in sella da Ponte Nossa verso il passo di Zambla col sole e l’azzurro.
Ore 9.00
Per una giusta partenza , dato che l’esperto ha detto 13 km fino al passo di Zambla per scaldare le gambe prima della vera salita, in primis: chiacchierare, perché un saggio disse “finché si riesce a chiacchierare si ha il ritmo giusto”, in secundis: spalancare gli occhi e godere dei colori delle vesti autunnali della montagna per distrarsi e spezzare il fiato e in terzis: relegare Alca in seconda fila per non farsi trascinare dalla foga di voler stare al suo passo.
Giunti al passo di Zambla si scende verso Plassa per tenere poi direzione Rifugio Capanna 2000.
Ai piedi dal caseggiato stile anni 70 e del camping Arera dove i parcheggi prendono in tema col concetto di heritage i nomi delle cime circostanti, comincio la vera salita.
L’asfalto non mi abbandona ancora e per fortuna anche perché la strada s’impenna davanti e ti dice vediamo chi la vince perché il braccio di ferro durerà per molto. Qualche santo tornante per riprendere fiato e dato che il mio motto è un passo dopo l’atro il prossimo obiettivo in testa è la cattedrale vegetale.
Vista dalle foto merita, ma vista dal vivo è tutt’altra cosa. Caspitaaaaa ….. e dietro la cattedrale….
Pausa contemplativa e poi di nuovo in sella per il terzo target il capo dice” siamo ad un terzo del salitone poi quando inizia lo sterrato, beh lì viene il bello”….
AH…
Qui parto con le mie strategie mentali sulle marce, allora tengo il rampichino davanti e me la gioco dietro, perciò tiriamo giù di una così quando poi il gioco si fa duro….mentre cerco i miei assi nella manica, il mio Sherlock Holmes davanti è sparito, ma sono tranquilla perché so che qualche punto lassù si fermerà prima o poi ad aspettare il suo Watson.
Non conto più i tornanti, santi tornanti, ma un paio dopo l’indicazione Rifugio Saba, ecco l’inizio dello sterrato e….. mio marito.
Prepara le gomme per la salita su sterrato (e pensare che prima pensavo ai bar solo come luoghi dove prendevi il caffè) e allora si che comincia il bello.
Non capivo come mai nel tragitto prima Alca non avesse voluto, alquanto insolito, soffermarsi a scattare foto mentre io come bimbo di fronte a mille giocattoli, indicavo ovunque e non sapevo più dove guarda cercando il riferimento preferito, la signora Arera che qua e la si mostra lungo l’ascesa.
Man mano salgo lungo la sterrata, comincio a capire….
Sterratone imponente con rampe altrettanto imponenti davanti alle quali ho dovuto abbassare la guardia.
Finché non intravedo il tetto del rifugio Capanna 2000 e lì viene la malata idea del ciclista che all’arrivo tutti stanno a guardar e perciò non si può non tentare l’arrivo trionfale in sella. Non cera anima viva ma il mio orgoglio bastava.
Cento metri prima dell’ ennesimo tornate che curva a destra e..oddio…non sono poi cosi vicina.
Mi gioco gli ultimi sforzi prima della sosta con l’idea che “ beh dai non sono arrivata troppo stanca”
Ma Alca ha la faccia del “ Sss’ vediamo come ti comporti dopo” principiante….
Lo spettacolo in cima al rifugio è indescrivibile, lascio spazio alla vostra memoria e lascio il gusto della scoperta a chi non ha ancora potuto goderne
Due panini veloci mentre il mio compagno racconta dell’ascesa al Grem qualche battuta mentre indica un sentiero invisibile da dove è sceso.
Io di nuovo… “AH”.
Si riparte imboccando il sentiero dei fiori, che dato il periodo è spoglio come il resto delle cime circostanti solo qualche traccia del primo nevischio.
Mi informo meglio sul cosa mi aspetta mentre cammino un po’ preoccupata “come caspiterina fanno a dire 60% pedalabile”…
L’idea era di proporre ad Alca la pulizia del sentiero prima del mio passaggio….ma che gusto c’è poi…..
Il ritmo diventa due giri sui pedali, poi giù per il spuncia spuncia, poi di nuovo in sella.
Prova questo, prova quello, esito, guarda Alca come lo fa sembrare facile, guarda che m’ammazzo….
Finché per dare un po’ più di senso a questa altalena, decido di mettermi la bici in spalla, prendere il mio passo e farmi una passeggiata in quota…perché ha più un senso.
ALL MOUNTAIN. Quante volte l’ho sentito nominare questo termine? Definizione di che?
Che cos’è? Che si fa? Ci si fa forse di altitudine? Di adrenalina? ….
Montagne solo montagne e tu e la tua bici e le montagne e sai che non puoi mollare che non puoi dire sono stanca torno indietro …
Barcollo ma non mollo e tutte le pozze d’acqua che vedo mi sembrano il Branchino… boh sarà un po’ asciutto è la giustificazione per non accettare il fatto di non esserci ancora arrivata…. finché finalmente si arriva al vero passo omonimo.
Le forze ritornano e l’umore risale quando si ricomincia a stare in sella e il fatto che sei li con la tua mtb riacquista un significato.
Che spettacolo…resto di nuovo senza parole. La signora Arera (singolare e femminile)



Il mosso in discesa non è la mia specialità…ho capito la tecnica ma mi manca un po’ più di coraggio…il lasala andà …non riesce ancora a venir fuori.
Perciò ogni tanto cerco ausilio nella discesa sui pratoni circostanti.
Dal Branchino giù per il sentirero direzione Alpecorte. Un paio di torrenti e rivedo luoghi fatti e rifatti a piedi sempre in compagnia di ALCA. Ricordi ancora da teen. Chi l’avrebbe mai detto che sugli “enta” ci sarei passata con la mia Merdy.
Si guarda l’h e azz…Fra doppiamo sbrigarci…sono le 4.30 e siamo senza luci.
Giù tutta d’un fiato per l’Alpecorte….uauuuuu…. avere davanti qualcuno che va e sa quello che fa…cambia assai.
Troppo breve il divertimento in discesa e si arriva a Valcanale.
L’imbrunire è ormai vicino perciò ci si sbriga scendendo a bomba sulla strada e si spinge in leggera discesa ruota a ruota per raggiungere Ponte Nossa e il mezzo su quattro ruote per il rientro a casa.
Bella giornata. Bellissima. Massima soddisfazione. Colto appieno l’essenza del giro definito All mountain.
Grazie come sempre al mio Boss di cui vi svelo un segreto “anche mentre dorme… pedala”.

Album Foto.
Buona visione

[picasa]http://picasaweb.google.com/10812842911 ... ntainArera#[/picasa]

[alca]

[Baga]

La coppia di biker più buontempona del forum...bellissimo resoconto e bellissime foto, davvero complimenti, siete mitici

[jomark]

Degna moglie di un degno biker...
Francesca,pubblicalo anche su mtb-forum!!Dai una scossa a tutte le bikeresse che pensano che questo sia uno sport duro e da soli uomini (be,nsoma...liger liger a l'e' mia...)!!!

[cllocate]

Ci sono giornate, narrazioni e foto di itinerari che ti fanno venire voglia di essere li.
Un itinerario non è solo pedali e stare in sella c'è molto di più.
Questo è uno di quelli .
Complimenti

cl

[cris]

questo per la Fra ,,,alca

[Steinbock]

Il sole e l’azzurro di lunedì mattina sono un vero schiaffo morale dopo un week end piuttosto uggioso e instabile.
Poi sai ti trovi a scovare le troppe coincidenze “martedì si prevede di nuovo sole e azzurro, e guarda caso proprio martedì è il giorno del nostro anniversario di matrimonio ( x alca), vuoi non poter vivere delle tue passioni in giorni così…”

relegare Alca in seconda fila per non farsi trascinare dalla foga di voler stare al suo passo. (parole sante, almeno te teche riet a teniel de dre )

Complimenti per il giro e fortunati per il -

Cmq se hai intenzione di fare la Sella Ronda Hero devi farne parecchie di codeste salitelle, lascia alca a casa e macina più Km. sei grande

[TARTA]

poco da aggiungere, solo un applauso,
le emozioni lasciano il segno più di un qualsiasi regalo prezioso...

[Mù7]

Dicevo giusto due giorni fa a un'altra ragazza in sella quanto invidio le coppie che condividono la passione per la mtb o comunque per uno sport.
Credo che comunque non basti la semplice concidenza d'intenti fra due partner quindi ritengo queste coppie molto affiatate ma anche fortunate.
Detto questo, Grazie Fra per la condivisione di queste sensazioni in versione Lady.

[Lele]

Invidia allo stato puro!!!!!
sono le uniche parole che mi vengono.

[ronzino]

complimentoni frà per aver svolto questo itinerario che non è dà poco con le sue salite micidiali dà questo si capisce che sei una biker veramente appassionata,che sà anche soffrire per arrivare ad una meta che poi regalerà grandi soddisfazioni ed emozioni!! continua così e quando lo vorrai potrai far parte pure tù dei biker amanti dell'allmountain! (complimenti anche ad alca per il servizio fotografico!

[elio]

Se ci fosse stato scetticismo o dubbi sulle tue capacità, con guanto ferrato battuto sulla tavola degli stolti,hai levato d'emblèe tutte quante le riserve del S.Tommaso maschile.
Attenzione però a non abusare di queste uscite perchè l'illuminarsi di immenso può provocare gravi dipendenze.Scherzo dai!
Ora ti manca solo di sentire le risposte ai tuoi soliloqui sotto lo sforzo massimo e avrai raggiunto la perfetta comunione col tuo ferro.
E ricordati che Watson e Sancho Panza sono stati perfettamente funzionali per i loro co-protagonisti.
Dai continua a stupirci e rendici partecipi coi tuoi racconti,ben sapendo che la strada verso il cimento di fine giugno non è così lunga.

[Fra]

WOW
Grazie a chi si è fermato a leggere il mio racconto e grazie per tutti i commenti positivi.
Solo una cosa tengo ad aggiungere:
l'intento del racconto è solo quello di CONDIVIDERE immagini,luoghi,pensieri,emozioni
con chi parla la stessa lingua.
Ne grandi gesta ne prodezze da raccontare, ne nulla da invidiare, solo tanta tanta tanta passione per questo sport duro che difficilmente concilia con il fatto di essere donna, mamma ,moglie e una gran fifona in discesa.
Ma...proviamoci lo stesso.