I MIEI TRE CONFINI

I racconti delle vostre pedalate, in solitaria o in compagnia...
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TARTA
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Messaggio da TARTA »

...era stato proposto, è stato pedalato... ora attendiamo foto e report...

[gpsies]pfhtnyzvlvlizwpp[/gpsies]

73 km
Differenza altimetrica 1.304 Meter (Altezza da 1.053 Meter a 2.358 Meter)
Ascesa totale 2.603 Meter
Discesa totale 2.630 Meter
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
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elio
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Messaggio da elio »

"I vecchi subiscon le ingiurie degli anni non sanno distinguere il vero dai sogni......" Francesco Guccini.


E no! Caro Francesco l'ho sognato e l'ho reso vero,realizzandolo.
Ora mi sento come svuotato,ma con dentro una enorme soddisfazione.La freccia scoccata ha centrato in pieno il bersaglio.Missione compiuta.
Certo le premesse,supportate anche da una fantozziana ricognizione,non deponevano a favore della integrale riuscita del giro,ma visto che comunque si potevano sfruttare delle uscite di sicurezza per ritornare al punto di partenza mi ci sono lanciato anche un po' incoscientemente.
Ero titubante per la forma fisica,l'efficienza precedente è ormai un ricordo,perciò ora calma,tranquillità ma determinazione,anche perchè tanto più di così non posso fare.
Bene levate di mezzo tutte le scuse che potevo accampare,carico la sveglia su un orario che ai più,mia moglie compresa,potrà suonare da...suonati,ma tant'è.
Al risveglio abbondante colazione,sistemato l'occorrente e via che si parte verso il confine.
All'arrivo aria frizzantina e l'inconfondibile profumo che mi accompagnerà per tutto il resto della giornata(qui la vacca è l'animale sacro,oter che India).
Forza, mettiamoci in moto e l'occhiata al campanile di S.Valentino da il time dello starter.
Fin dai primi colpi di pedale si può assaporare la tipologia di questa uscita,mettersi il cuore in pace,picchiarci su il 22x34,lo sguardo 3 metri davanti alla ruota e la proibizione di alzarlo per cercare la fine della tortura.
La salita per raggiungere la valle di Zerzer è tracciata quasi totalmente in pineta e occasionalmente attraversa la piste di sci,ambiente bucolico e profumo di resina.
Nella valle di Zerzer l'ambiente cambia,spazi aperti,pascoli,torrente da cartolina,una bella sterrata e l'onnipresente segno della presenza delle residenti.
Al termine della sterrata una organizzatissima malga che offre anche ospitalità.
Poco più avanti,dove inizia il singletrak la cappelletta a ricordo degli alpini di Malles che durante il campo invernale furono travolti da una slavina.
Sono turbato,avevo rimosso il ricordo del fatto,la vita da quel lontano 1972 era andata avanti,la mia sì,la loro...eccoli lì tutti insieme.
La precedenza su quel tratto sarebbe toccata alla mia batteria di artiglieria,ma l'insistenza del loro capitano l'ebbe vinta.Quando è l'ora il tuo destino viene e ti prende per mano.
Via ora,sentiero che diventa man mano impegnativo e con i 20 minuti finali di onesto spuncia-spuncia raggiungo Forcella Slingia.
Peccato,le nebbie che salgono sul versante mi tolgono la possibilità di scattar foto.
Va bene,riprendiamo l'avvicinamento al Sessvennahutte su quello che Nonnocarbo definiva bel sentiero panorama rovinato però a tratti dal passaggio di mucche.
Definizione azzeccatissima che condividevo anche con un plastico cappottamento causato da una pietra affiorante in un profondo solco scavato dal passaggio delle vacche.
L'ultimo tratto del suddetto si riscatta ampiamente con bella ma impegnativa discesa fin al rifugio.
Ripresa la marcia,dopo salitella mi sarei aspettato un veloce avvicinamento alle gole del d'Uina,tutto sbagliato!Tratto vario da percorrere con una certa attenzione per scegliere in alcuni tratti la linea migliore e finalmente l'altopiano si restringe progressivamente verso l'IMBUTO.
Sapevo già tutto sul tratto nella gola,ero partito presto per percorrerlo in solitaria,ma niente mi aveva preparato all'impeto del vento.Oh!Avevo difficoltà a tener ferma
la fotocamera.
Devo riconoscere che l'ambiente mette una certa soggezione,ma il percorrerlo stando il più possibile in sella richiede una tale concentrazione che toglie spazio al condizionamento ambientale,anche perchè il fondo è costituito quasi per intero da pietrisco e rocce affioranti.
Unico segno di vita,coppia di inglesi incrociati all'uscita della gola.Non capisco proprio chi la fa in salita,che gusto c'è?
Bella la discesa fino a Sur Enn.Prima sentiero vario nel bosco,poi carrareccia che attraversa ripetutamente il torrente con cambi di pendenza e poi...meno male che è finita,freni incandescenti e dita dolenti.
Sosta chiedeva lo stomaco e sosta sia.
Si socializza con altri biker in giro sulla ciclabile dell'Inn nei pressi della fontana-piscina di Sur Enn,chi va per un verso e chi per l'altro,ecco,io vado per l'altro e poco dopo riparto sulla ciclabile in direzione del campeggio.
Se i cartelli indicatori fossero a prova del sottoscritto, in questo frangente non avrei preso la stradina che si perdeva tra le tende dei campeggiatori e mai e poi mai mi sarei ritrovato con l'occhio fatto bovino dalle lenti degli occhiali a rimirare un pregiatissimo soggetto femminile in tenuta del tipo:"Oh! Sole,abbronzami tutta quanta,senza lasciare indietro neanche un unghia",che alla mia vista la me saluda co la manina e la me fa u sorisì.E me,sto le come u b..igol.Ghe fo anche me u sorisì,gire la bici e tra me fo:"Putana miseria".
Ritrovo il cartello indicatore e sì,vedo proprio che l'altra alternativa della ciclabile era l'aggiramento del campeggio.
Beh,alcune volte lo sbagliar strada non provoca tutti quei danni.
Dai che siamo qui per pedalare e via sulla ciclabile,fondo vario con superamento di dislivelli.
Frazioncine che si inseguono,Resgia-Raschvella-S.Niclà con la sua chiesetta,al fine Sclamischot dove abbandono la ciclabile e con un ampia curva,aggiro il poligono di tiro e mi impicco in una salita sterrata che raggiunge il confine con l'Austria.
Due parole su questa salita,a parte che tira da bestia,e fin qui nessuna novità.Nella parte centrale di botto ci si trova davanti una galleria con la medesima pendenza del tratto precedente ma al buio pesto,visto che l'uscita è proprio là in cima,però con l'uscita in curva.Poco più avanti,su un tornante si stacca a sinistra la strada con sbarra bianco-rossa di confine,la prendo e ondulando arrivo fin dove si muta in sentiero per ricollegarsi a una sterrata e dopo poco arrivo a Naudersmuhlen.
Prati,vacche al pascolo e toh! Guarda un po' qui.Su una curva cartello per Nauders e relativo invito a nozze.Come rifiutare?Servito e riverito sotto forma di sentiero di sottobosco con tutti quanti gli accessori di dotazione.Al termine, oltrepassata la statale raggiungo la ciclabile che collega la cittadina col confine italiano di passo Resia.
Nella convinzione della stragrande maggioranza dei biker la definizione ciclabile si coniuga all'idea di pedalata in scioltezza magari anche spensierata,ecco, in questo caso o nel mio caso in particolare niente di più lontano dalla realtà.
Saranno stati un paio di chilometri in costante ascesa,battagliando contro raffiche di vento assassine che rendevano la pedalata oltremodo dispendiosa,e quando sono arrivato al bivio per l'ultima salita verso Plamort ho dovuto quasi farmi violenza per non cedere alla tentazione di rientrare via asfalto in Italia.
Mi sono imposto una sosta spuntino e lasciare che le bocce si fermassero.
A pancia piena si ragiona diversamente e i cattivi pensieri si mondano.
Si riparte?Va bene,dai.Però che palle s'te salite.
Poco più avanti,da una laterale sbucano due biker austroungarici su sfavillante carbonio e io ingenuamente indicando col dito il percorso domando "Plamort?"Ma perchè non sono stato zitto.Quello dei due che parlava italiano,dopo un breve conciliabolo in tedesco con l'altro mi fa."Veniamo anche noi,però facciamo un giro più panoramico per raggiungerlo".
Facciamola breve,questi due qua,partiti dal paese sottostante,con una mezz'oretta di bici sotto il c.ulo mi hanno tirato su a 2200mt,per poi ridiscendere a 1850 e riprendere la strada per Plamort che è a 2080.I avres copac.
Certo la vista di tutte quelle punte pone alcune domande,ci fossero risposte indiscutibili!Ma tant'è così va il mondo.
Appena oltrepassato lo sbarramento noto segnavia 1A che gira a destra indicazione Rescen,sono sinceramente stanco e ho solo voglia di scendere giù al lago il più in fretta possibile,mi frega niente di come sarà l'ultimo tratto.
Sorpresa!E' un capolavoro di sentiero tecnico che t'el maresa de bu.Ripidoni,salti di roccia,radici e terreno che tiene da dxx.Una goduria che finisce al lago di Resia.Sentiero benedetto quello.Sì però adesso sono veramente sfatto,devo percorrere il lago per tutta la sua lunghezza con la goduria del controvento.
Ultima sosta sulla spiaggia con panino sotto i denti e bellezze al sole sotto gli occhi.Poi poggio le chiappe doloranti sul sellino e in scioltezza mi avvio verso lo sbarramento a sud,raggiuntolo ultimo chilometro quasi senza pedalare e sono al parcheggio.
Sono le 16:30 metto in moto e rivolgo a chi di dovere una preghiera perchè il viaggio di ritorno sia senza code del rientro e prima di lasciare la Val Venosta faccio tappa a Silandro per lanciare un ultimo sguardo alla caserma Druso sede dell'indimenticato" Berghem de sass.

https://www.facebook.com/elio.bonetti/m ... e=1QUIFOTO

Discesa nella gola in soggettiva



Nello sbarramento



E per finire un saluto dai monti del Tirolo



Attenzione!!!!!!!!!!!!!!l'ascolto ripetuto può causare grave dipendenza.
Ultima modifica di elio il 30/07/2013 16:26, modificato 4 volte in totale.
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da TARTA »

Mi sono letto tutto il racconto con sottofondo musicale tirolese....
Che libidine...
La storia, le immagini, la musica, i filmati.... Troppo mitico
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

E con l'ascolto della musica,come la mettiamo?
Io con gli ascolti ripetuti del montaggio riuscivo a pisciare andando a tempo.
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da TARTA »

speta che ria la sorpresa finale...
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da TARTA »

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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

TARTA ha scritto:tela chi

http://youtu.be/f3GEmss6IUM



Naturalmente..... :cinxx: :cinxx: Pagate!
Ramos
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da Ramos »

Grande Elio è emozionante leggerti! :inkxx:
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da Mù7 »

Magari se partissi al venerdì e tornassi il lunedì potrei farlo anche io!
Grande Bonetti.
Se c’è una cosa che la morte non può soffrire, è che si rida di lei. Una buona risata può fregare qualsiasi handicap (C. Bukowski)
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

Guarda che esiste una versione molto più soft,fattibile anche al gentil sexxx.
Fra
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da Fra »

Mitico Elio Storyteller :appxx: :appxx:
M'inchino davanti all'impresa e a come la si raccontata!
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elio
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

Fra ha scritto:Mitico Elio Storyteller :appxx: :appxx:
M'inchino davanti all'impresa e a come la si raccontata!


Mi fa piacere aver stuzzicato con il racconto l'orecchio femminile,che come è risaputo,è particolarmente risonante quando la descrizione avvia il trailer delle immagini.
Fra
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da Fra »

@Elio: non si può che elogiare il modo in cui racconti, e per quanto riguarda il soggetto,
benché inusuale al pubblico femminile, a me appassiona da circa tre anni, ovvero da quando per scherzo e con fare alquanto disilluso e senza alcuna speranza di buon esito, ho iniziato a seguire mio marito in MTB. :34xx: :34xx:
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

Fra ha scritto:@Elio: non si può che elogiare il modo in cui racconti, e per quanto riguarda il soggetto,
benché inusuale al pubblico femminile, a me appassiona da circa tre anni, ovvero da quando per scherzo e con fare alquanto disilluso e senza alcuna speranza di buon esito, ho iniziato a seguire mio marito in MTB. :34xx: :34xx:


Bene! E che il sodalizio coniugale perduri nel tempo.Augurandovi che sia interrotto solo dalla messa in cantiere di un nuovo biker.
Fra
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da Fra »

Già dato Elio!!! :happxx: :happxx:
Ecco Alca Junior

Immagine
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da ronzino »

:appxx: :appxx: :appxx: grande elio ottimo racconto e ottima escursione!e dopo aver letto tutto questo e visto le foto spettacolari si è già deciso di andarci in comitiva!!! :lol: :lol: però ci faremo il weekend cioè sab e dom!!là data dà noi prefissata è il 21 22 settembre!!! :cinxx: :cinxx: :cinxx: :ciaxx: :ciaxx: :ciaxx: :ciaxx:
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

ronzino ha scritto::appxx: :appxx: :appxx: grande elio ottimo racconto e ottima escursione!e dopo aver letto tutto questo e visto le foto spettacolari si è già deciso di andarci in comitiva!!! :lol: :lol: però ci faremo il weekend cioè sab e dom!!là data dà noi prefissata è il 21 22 settembre!!! :cinxx: :cinxx: :cinxx: :ciaxx: :ciaxx: :ciaxx: :ciaxx:

si è già deciso di andarci in comitiva!!! ........Che certamente è molto meglio!
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da jomark »

:appxx: :appxx: :appxx: :appxx: Elio!!
Io e un mio socio l'avevamo programmata per oggi,ma il tempo non era dato per perfetto...Va beh..
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da elio »

E sì!Il bel tempo è essenziale.Nel caso contrario si palpa tanto di quel freddo.
E poi..."Che la forza sia con voi".
E nel caso del frazionamento in due tappe non è altro che una lunga passeggiata....o qualcosa che ci si rassomiglia.
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Re: I MIEI TRE CONFINI

Messaggio da TARTA »

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