Valle Roya il monte Grammondo

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jumpnotzero
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Valle Roya il monte Grammondo

Messaggio da jumpnotzero »

Mi sono recentemente trovato a leggere il libro "la banalità del male" a proposito del processo al gerarca nazista Eichmann. Molto bello.

Leggendo questo libro riportava lo stato delle deportazioni nelle varie nazioni e mi ha colpito la soluzione finale "all'italiana". Riporto testualmente dal libro:

Prima del colpo di Stato di Badoglio dell'estate 1943, e prima che i tedeschi occupassero Roma e l'Italia settentrionale, Eichmann e i suoi uomini non avevano mai potuto lavorare in questo paese. Tuttavia avevano potuto vedere in che modo gli italiani non risolvevano nulla nelle zone della Francia, della Grecia e della Jugoslavia da loro occupate: e infatti gli ebrei perseguitati continuavano a rifugiarsi in queste zone, dove potevano esser certi di trovare asilo, almeno temporaneo.
[...]
ll sabotaggio era tanto più irritante, in quanto che era attuato pubblicamente, in maniera quasi beffarda. Le promesse erano fatte da Mussolini in persona o da altissimi gerarchi, e se poi i generali non le mantenevano, Mussolini porgeva le scuse adducendo come spiegazione la loro «diversa formazione intellettuale.»
[...]
quando tutta la Francia venne occupata dai tedeschi eccezion fatta per la zona italiana, nel sud, dove circa cinquantamila ebrei avevano trovato scampo. Cedendo alle pressioni tedesche, in questa zona fu creato un «Commissariato per gli affari ebraici,» la cui unica funzione era quella di registrare tutti gli ebrei presenti nella regione ed espellerli dalla costa mediterranea. Effettivamente, ventiduemila ebrei furono arrestati, ma vennero trasferiti all'interno della zona italiana, col risultato che, come dice Reitlinger, «un migliaio di ebrei delle classi più povere vivevano ora nei migliori alberghi dell'Isère e della Savoia.

Ebbene, visto che mi trovavo a Ventimiglia mi sono documentato ed ho trovato questa scheda, relativa al sentiero del passo Treiettore sul monte Grammondo (una cima di oltre 1300mt sopra al mare, che domina la costa azzurra).

http://www.memoriadellealpi.net/downloa ... ivetta.pdf

Ebbene, il resto potete immaginarlo: traccia, bici, fatica, gioia, discesone da paura (hyper ultra tecnico a causa della gran quantità di massi e la forte pendenza).

Salita al Monte Grammondo (posto unico) da una via impossibile: Villatella. Portegè per 860mt e 6km, un inferno. Però che discesa! Mammamia, ha cancellato di botto le fatiche della salita!! Oltre al fatto che sul monte ci sono almeno altre 4 varianti altrettanto belle per scendere (passo 7 cammini, Villatella, Mentone, Sospel)! Un monte da libidine doppia con i fiocchi.
Il monte Grammondo segna il confine tra l’Italia e la Francia ed è stato teatro di feroci combattimenti durante la seconda guerra mondiale; oggi offre un panorama eccezionale che spazia dalle Alpi Marittime e Liguri alla Costa Azzurra ed alla Riviera dei Fiori ed è perciò denominato il balcone sul mare.

Le foto:
https://picasaweb.google.com/enrico.fru ... oreAgo2011
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Re: Valle Roya il monte Grammondo

Messaggio da TARTA »

pedalare nella storia e nella memoria è sempre suggestivo....
così come sicuramente è stato per te già all'inizio della pedalata quando ti sei ritrovato una macchina dei mussoliniani periodi....

belle le foto e belli anche i luoghi nonostante le altitudini non elevate....
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
Lapide sul Monte Grappa - Pedalata del 2 agosto 2014
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