PEDALATA IN SALITA

Accorgimenti pratici e trucchi su come rimanere in sella anche nelle situazioni più difficili...
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TARTA
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PEDALATA IN SALITA

Messaggio da TARTA »

In mountain bike la maggior parte dei tracciati che si affrontano sarà in fuoristrada, quindi con fondo sterrato dove le condizioni di aderenza non sono mai ottimali, ben diverse rispetto al fondo asfaltato.
Stante questa premessa un aspetto importante nel percorrere le salite è riuscire a mantenere l’aderenza. Perdere aderenza vuol dire disperdere energia e, spesso, essere costretti a fermarsi.
Le situazioni più critiche che capita usualmente di trovare sono il fango, la ghiaia ed i fondi viscidi in genere.
In tutte queste situazioni si deve pedalare in modo costante evitando bruschi colpi di pedale che farebbero immediatamente perdere aderenza. E’ proprio una questione di sensibilità, non appena si sente che la ruota tende a slittare si deve diminuire l’intensità dello sforzo sul pedale oppure (o anche contemporaneamente) cercare una diversa posizione del corpo in modo da riuscire a scaricare meglio la forza di trazione e trovare maggiore aderenza. Sulla ghiaia si deve cercare di “galleggiare” cercando di mantenere una velocità che consenta di non sprofondare.
Stesso dicasi per fondi erbosi bagnati o per fondi ciottolati o lastricati umidi (i più terribili). Anche qui è importante la sensibilità nel mantenere l’aderenza e il controllo della bici.
In generale è consigliabile cercare di affrontare la salita a velocità sostenuta e, rimanendo seduti in sella, con un rapporto agile, pedalare nel modo più pulito e costante possibile. Diventa molto importante anche seguire la giusta traiettoria, cercando sempre di mettere le ruote sul fondo più compatto e regolare, anche a costo di dover zigzagare.
Queste raccomandazioni valgono anche in caso di fondo innevato (anche se può capitare, in particolare condizioni di neve dura, di trovare anche una buona aderenza).

In fuoristrada spesso è impossibile il fuorisella. Se le condizioni di aderenza non sono più che ottimali, alzarsi per pedalare in fuorisella vuol dire perdere subito aderenza con la ruota posteriore. Pertanto è quasi sempre preferibile stare seduti e cercare il rapporto di trasmissione ed il ritmo di pedalata adeguati alla difficoltà della salita.
Nelle salite più ripide un altro problema che capita di dover affrontare è la tendenza all’impennata della bici. Molto utili per evitare questo inconveniente sono le prolunghe del manubrio (anche dette “corna”). Consentono uno spostamento del peso in avanti utile a ritrovare il bilanciamento e scongiurare l’impennata.
In ogni caso pedalando su una ripida salita sarà buona norma spostare leggermente il busto verso avanti ma senza esagerare altrimenti si ricade nel problema di alleggerire troppo il posteriore con la conseguenza della perdita di trazione. Anche qui è questione di sensibilità che si acquisirà con l’uso della mtb.
Per superare una rampa molto ripida, al limite del ribaltamento, si dovrà effettuare delle traiettorie in diagonale (ovviamente dovrà esserci lo spazio sufficiente per poterlo fare) in modo da ridurre la pendenza. Particolare attenzione si dovrà porre nel cambio traiettoria che si dovrà affrontare imprimendo una spinta maggiore per evitare di bloccarsi e cadere.
PEDALO PER PASSIONE NON PER COMPETIZIONE
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E PER LA FORZA DI UNA PAROLA IO RICOMINCIO LA MIA VITA, SONO NATO PER CONOSCERTI, PER CHIAMARTI LIBERTA'
Lapide sul Monte Grappa - Pedalata del 2 agosto 2014
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