Cicloescursione nell'alto Lario
ORARIO DI PARTENZA:
ore 7,00 - Cimitero Stezzano
ore 9,00 - Germasino (Como)
BREVE DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il giro si svolge nel territorio montuoso dell’Alto Lago di Como con salita al panoramico e suggestivo Passo di San Jorio sul confine tra Italia e Svizzera toccando diversi rifugi che sono collocati lungo la via comasca (Rifugio Mottafoiada, Rifugio Giovo, Rifugio San Jorio).
Partendo da Germasino e muovendosi in direzione dell’abitato di Stazzona (quota 510), ove seguendo le indicazioni per il centro si incontrano segnalazioni per Mottafoiada. Dopo aver percorso circa 4,5 km su asfalto, si giunge ad un bivio con evidenti indicazioni per il rifugio Mottafoiada: qui inizia una tranquilla strada asfaltata all’interno del bosco che sale progressivamente di quota all’interno della valle scavata dal torrente Liro, sul versante nord del Monte Cortafon, offrendo ottimi panorami sui circostanti verdi rilievi con sforzo abbastanza contenuto dato che i tratti di decisa salita sono limitati e comunque di breve percorrenza. Dopo circa 9,7 km dalla partenza il fondo diviene sterrato (con tratti più ripidi cementati) e nel giro di pochi minuti si perviene al Rifugio, sito a quota 1.316. Un semplice tratto sterrato porta ad incrociare la strada (bianca) che sale da Garzeno passando dalla Bocchetta di Germasino. Si segue ora senza alcun margine di errore l’indicazione per il San Jorio: prima di giungervi è necessario però transitare dal Passo del Giovo dove è collocato l’analogo Rifugio lungo la dorsale che separa la valle di San Jorio dalla Valle dell’Albano. Il raggiungimento di tale Passo non comporta particolari difficoltà dato che il fondo è buono e non vi sono tratti ripidi, peraltro risultando la pendenza smorzata da alcuni tornanti che risalgono le pendici del Motto di Parone. Giunti poi al Rifugio Giovo, quota 1.710 ca., si scorge immediatamente di fronte l’evidente militare che risale il pendio verso il visibile Rifugio San Jorio ed il sovrastante Passo. Nella parte iniziale la strada si presenta abbastanza impegnativa in quanto le pendenze sono maggiormente di rilievo ed il fondo è molto mosso, a tratti sconnesso; in seguito le cose “sembrerebbero” migliorare in quanto la traccia è stata cementata con taglio di pendenze attraverso rampe intervallate da ripidi traversi anche se, in realtà, ci si accorge che la percorrenza permane difficoltosa in considerazione del superamento delle diverse pietre che sono state collocate all’interno del cemento. In ogni caso, l’ultimo sforzo consente di giungere al Rifugio, quota 1.980. Dopo la doverosa sosta vale la pena salire sino al sovrastante Passo sfruttando una traccia pedalabile che si distacca a destra del Rifugio, per poi proseguire, qui con ciclabilità totale al limite (solo per i più allenati) al sovrastante Oratorio che domina il panorama tra Val Morobbia (Svizzera) e valle di San Jorio/Valle dell’Albano (Italia) con sfondo sul Piano di Magadino/Lago Maggiore da una parte e sui rilievi della Valtellina dall’altra. Giunti sulla panoramica sommità si segue la traccia di sentiero, a tratti impegnativa per pendenza e tipologia di tracciato, che scende sul crinale erboso seguendo in linea di massima i tralicci dell’alta tensione (stando leggermente più alti ad un bivio che si incontra scendendo): le possibilità di sbagliare in ogni caso sono ridotte al minimo in quanto durante la discesa risulta ben visibile il Rifugio Giovo, punto di arrivo. Ivi giunti, vi si transita davanti dove inizia la vecchia strada militare che sale da Garzeno: trattasi di un percorso privo di rilevanti difficoltà che impone in ogni caso attenzione sia per la potenziale velocità di percorrenza sia per l’esposizione rispetto alla sottostante vallata dell’Albano. Alternando lungi traversi e veloci tornanti si scende progressivamente di quota, sulle pendici meridionali del Monte Cortafon, entrando nel bosco sino a giungere al km 29,5 ca dove, superato il nucleo abitativo di Brenzeglio con area di parcheggio (sterrata), si ritrova l’asfalto che risale da Garzeno e da qui in breve si scende sino al termine
INDICARE IL GRADO DI DIFFICOLTA'
OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche)
come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli: mulattiere e sentieri dal fondo sconnesso ed inconsistente, caratterizzati da detrito abbondante e grossolano, penalizzante la progressione, con presenza di frequenti ostacoli anche instabili (es. grossi ciottoli non fissati al terreno) oppure di ostacoli compositi e in rapida successione, che richiedono grande precisione di guida, buone doti di equilibrio e ottime capacità di conduzione a bassa velocità, senza peraltro la necessità di dover applicare tecniche trialistiche
DURATA PEDALATA: 6/8 ore con soste
INCLUDERE LA MAPPA CON TRACCIA
https://www.gpsies.com/map.do?fileId=nxtasytjetqmpanz
[gpsies]nxtasytjetqmpanz[/gpsies]
WEBCAM

LISTONE:
1. Tarta
2. Serper
3. Pianura
4. [s]Zio[/s]
5. [s]Virginio[/s]
6. Tiziano
7. Walterix
8. Jesus
9. Jomark
10. gigi
11. ...