Visto che ci avviciniamo alla data fatidica… ho pensato a questo itinerario.
Partenza dal passo Pian delle Fugazze, l’antico confine fra la Repubblica di Venezia e i vescovi di Trento. Si sale per una strada di montagna costruita un secolo fa per portare rifornimenti alle truppe italiane in cima al Pasubio. Da buona strada militare sale regolare, senza strappi e costante con dei panorami che cambiano a seconda del tornante che si affronta. Da una parte la Val Leogra e la pianura padana, dall’altra la lunga Vallarsa che avrete percorso in auto.
Dopo circa 8 km c’è la galleria Gen D’Havet e una volta attraversata il panorama cambia. Ora si è in montagna e si fa sul serio…. il paesaggio è brullo e aspro e la strada è sconnessa qui si va su e giù fino al rifugio Papa, la strada è strapiombante e si attraversano anche alcune gallerie. Molto suggestivo e ottimo spunto per fare foto
Dopo cira un paio di km si arriva al rifugio Papa, famoso per la cucina, ma…. Non è finita. Chi se la sente potrà salire ancora un po’ alla zona sacra.
Qui ci furono intensi combattimenti durante la prima guerra mondiale e ci sono ancora i resti delle trincee e dei terrapieni costruiti dall’ esercito italiano. La zona è molto brulla, tuttavia sembra assurdo che per controllarla siano morte migliaia di persone da una parte e dall’altra. A seconda della giornata si potrà arrivare fino alla chiesetta, e alle 7 croci o a cima Palon, punto più alto del Pasubio. Non tutto è ciclabile pertanto ognuno arriverà fin dove ritiene più opportuno.
Dove invece arriveranno tutti e dove ognuno darà il meglio di se è la sosta successiva al rifugio Papa, dove un piatto di Goulash con polenta e una birra non si può rifiutare.
A questo punto si inizia la lunga e costante discesa per la Strada degli Scarubbi, altra strada militare utilizzata per portare a monte armi, munizioni cibo e acqua. La strada è lunga ma non presenta particolari difficoltà. Nella prima parte può valere la pena soffermarsi a vedere il dente austriaco, l’altipiano di Asiago e il Cimone. Tutti luoghi segnati dalla prima guerra mondiale. Dopo 8 km arriveremo a Bocchetta Campiglia e abbandoniamo per qualche km lo sterrato per fare una bella (e poco trafficata ) asfaltata in discesa che ci porta alla statale. Dopo 1,5 km di statale si riprende una sterrata nel bosco che diventa presto un sentiero. La pendenza è impegnativa ma siamo quasi alla fine. Si risale su un’altra strada militare che porta al passo.
Tempi permettendo si potrà fare una deviazione all’Ossario del Pasubio dove riposano in tanti.
Qualche informazione…
Lunghezza: circa 30 km per 1000 metri di dislivello
Tempi, circa 3h senza la salita a cima Palon o eventuali soste.
Difficoltà: la maggior parte dell’itinerario si svolge su strade militari perciò non ci sono difficoltà tecniche. L’unico punto difficile è la salita dopo la chiesetta, ma siamo in cima al giro e si possono evitare decidendo di rientrare al rifugio Papa
Punti d’appoggio:
Pian delle Fugazze ( bar ristoranti ecc)
Rifugio Gen Papa
Rifugio passo Xomo
Punto più alto Rifugio Gen Papa (1900 metri) o variante verso cima Palon 2200 metri.
Da dove si arriva: per gli amici di Bergamo autostrada A4 poi Brennero e uscita a Rovereto Nord. Poi seguire le indicazioni per Vicenza lungo la Vallarsa
http://it.wikipedia.org/wiki/Pasubio